Capitolo 12:

Il progetto speciale

“Sei sicuro che sia giusto non dirgli niente dell'incidente?” chiede Ninomiya.
“E' inutile che continui a chiedermelo. Voglio che sia al sicuro.”
“Ma non credi che sia suo diritto sapere la verità?”
“Dimmi cos'hai scoperto” taglia corto Sho.
“Non abbiamo la certezza al 100% che quello che si intravede nel video sia proprio Ozawa” inizia a dire Ninomiya “Abbiamo controllato le entrare e le uscite di ogni dipendete e non risultano irregolarità. Nessuno è entrato o uscito più volte. Il badge di Ozawa risulta disattivo dal giorno del licenziamento e non è più utilizzabile.”
“Allora come ha fatto quello stronzo ad entrare?”
Yamada apre il portatile che ha con sé e mostra un video.
“Questo è uno dei camion che è entrato nel magazzino quel giorno. Qui è al cancello posteriore guarda.”
E indica il portellone del camion che si apre e chiude ma non si vede chi lo abbia aperto.
“Molto scaltro non trovi? Ha trovato il punto cieco della telecamera e ne ha approfittato.”
“Schifoso bastardo...e per uscire come ha fatto?”
“Ha aspettato il caos prodotto dall'arrivo dell'ambulanza. La polizia ha fatto passare agenti e paramedici, in più c'erano un sacco di curiosi. Sicuramente è uscito grazie a tutta quella confusione.” spiega Ninomiya.
“Sappiamo dov'era il giorno dell'incidente?”
“No. Non ha usato il bancomat in nessun negozio ma siamo venuti in possesso dei video di sorveglianza della zona in cui abita. E' uscito di casa molto presto quella mattina, in tuta nera e la felpa con tanto di cappuccio. E' tornato tardi alla sera e pensa un po'? Si teneva la spalla. Strano no? Chi ha fatto cadere lo scaffale su di voi ha dato una spallata ...”
“Questa è una prova!” esclama Sho.
“Non è abbastanza per incriminarlo. Però il giorno dopo il coglione è andato in ospedale, il tuo ospedale tra l'altro, per farsi controllare la spalla. Yama-chan”
“Ecco sua Eccellenza!” e porge dei fogli al proprio capo.
“Cosa sono?”
“Gli esami che ha fatto Ozawa in ospedale.”
“Come hai fatto ad averli?”
“Secondo te? E' il mio sistema di sicurezza dell'ospedale, oltre che tutti i server”
“Quindi che ha fatto alla spalla?”
“Contusione dovuta a una botta...”
“In pratica abbiamo delle prove ma non sono sufficienti” sospira Sho frustrato “Continua a tenerlo d'occhio però”
“Assolutamente”
“Ho sentito delle cose interessanti al bar mentre tu eri nel mondo dei sogni.”
“Che hai sentito?”
“Che il tuo bell'assistente ha buttato l'occhio sulla tua governante”
“COSA?!”
“Non lo sapevi? Ne stavano giusto parlando lui e il barista impiccione”
“Allora...ha davvero una ragazza che gli piace...” mormora Sho sbiancando.
“Non sei molto sicuro di te Sakurai”
“Non è questione di sicurezza... è che... non lo so...”
“Certo hai fatto una marea di cazzate...”
“Ehilà” saluta Ohno entrando in ufficio senza neanche bussare.
“Prego entra Ohno...tanto qui è un porto di mare” sbuffa Sho.
“Si va bene. Io sono pronto Kazunari-san. Se vogliamo andare.”
“Andare?” chiede Sho.
“Abbiamo un appuntamento” sorride Ninomiya alzandosi “Le chiavi dell'auto Yama-chan”
“Non volete che vi accompagni io sua Eccellenza?”
“Sono sicuro che non avrò bisogno di te questa sera” gli sorride prendendogli le chiavi dalle mani “Ci vediamo” afferma andandosene con Ohno lasciando un depresso Yamada con Sho.
“Ma tu per caso sei...”
“Presidente Sakurai” lo interrompe il ragazzo “Se fa sul serio con Matsumoto-san allora ci provi con tutto sé stesso altrimenti, se per lei è solo un gioco o un capriccio momentaneo, allora lasci perdere. Potrebbe ferire i suoi sentimenti.”
“Io non...”
“Allora io vado. Arrivederci.” taglia la corda Yamada lasciando solo Sho con mille domande e mille ansie.
Il giovane Presidente decide di tornarsene a casa e contatta il suo autista Kikuchi che lo riporta a casa.
“Bentornato Padrone!” lo saluta Satomi quando entra in casa.
Sho la guarda in cagnesco. Non ha la minima intenzione di lasciare che la ragazza si insinui nel suo rapporto con Jun, non ora che l'altro è tornato ad essere il suo assistente personale.
“Padrone tutto bene?” chiede la ragazza preoccupata.
“Sì...tutto bene...”
“Che desidera per cena?”
Per cena... ripensa a due giorni prima quando Jun era nella sua cucina intento a cucinare cose deliziosi per lui.
Quanto sarebbe bello averlo lì con sé tutte le sere.
“Padrone...”
“Cosa vuoi ancora?!” le urla contro spaventandola “...mi dispiace...sono esausto”
“Lo capisco non si preoccupi” gli sorride comprensiva.
Non può negarlo, Satomi è una ragazza fantastica, molto paziente, solare e soprattutto, bellissima.
Ho assunto anche lei per il suo aspetto...
Ammette a sé stesso Sho anche se alla fin fin non ci ha mai provato con la ragazza.
Ripensa alle parole di Yamada.
Forse all'inizio con Jun era una grande attrazione sessuale e fisica ma ora... ora sente che c'è ben altro quando lo guarda o pensa a lui.
“...che ne pensi di Matsumoto-kun?” domanda alla giovane governante che stava accingendosi a passare l'aspirapolvere.
“Matsumoto-san? Mi sembra davvero una brava persona ed è un ottimo cuoco.”
“Ti piace?”
“Beh sì è molto bravo”
“Intendo...come uomo ti piace?”
“E' un bellissimo ragazzo ovviamente” ammette la ragazza affossando le già poche speranze di Sho “Se lo sapesse il mio ragazzo non sarebbe tante ragazze” ridacchia.
“Cosa? Eh? Ragazzo?”
“Sì Padrone. Non si ricorda? Le ho chiesto le ferie a Giugno...”
Sho si illumina ricordandosi la conversazione avuta qualche mese prima con la ragazza e il suo fidanzato in cui annunciavano il loro matrimonio.
“So che è molto impegnato col lavoro ed è normale che non si ricordi del matrimonio di una dipendente.”
“Sono proprio stupido ad essermene dimenticato di una cosa così importante.”
“Non si preoccupi”
“Come procede l'organizzazione del matrimonio?”
“A fatica...”
“Problemi”
“Ci sono molte cose da fare e...”
“Ho deciso di aiutare te e ...”
“Akira, si chiama Akira”
“E Akira-kun esatto. Vi voglio aiutare con il matrimonio. Parigi? New York? Dove volete sposarvi?”
“No Padrone è molto gentile da parte sua ma preferiamo qualcosa di più semplice”
“Come volete. E' il vestito? Già scelto?”
“Si sta interessando molto Padrone”
“Ma certo! Sei un'ottima governante è normale che ci tenga a saperti felice”
“Solo perché ho detto che sono fidanzata e non interessata a Matsumoto-san” lo interrompe Satomi smascherandolo.
“No ma io...”
“Padrone, padrone” lo interrompe nuovamente “Mi paga molto bene e anche Akira prende un ottimo stipendio visto che lavora nella sua azienda come impiegato. Le siamo grati per averci dato le ferie per poterci sposare. Che vuole per cena?” gli sorride la ragazza.
“Magari me le riprendo le ferie...”
“L'ho sentita”
Sho borbotta ma è infinitamente sollevato che almeno da parte di Satomi non ci sia interesse ma questo non lo rende tranquillo del tutto.
In qualunque momento Jun può incontrare qualcuno ed innamorarsi e per lui non ci sarebbero più possibilità.
Forse è arrivato il momento di prendere esempio da Ninomiya con Ohno e passare anche lui all'azione con Jun.


Il mattino seguente, Jun arriva in ufficio di buon'ora, pronto per imbarcarsi nella nuova sfida lavorativa.
Quando trova Sho già in ufficio con la colazione, rimane stupito.
“Presidente è già qui?”
“Buongiorno anche a te Matsumoto-kun. Caffè?”
“Che succede?”
“E' solo per augurarti il buongiorno e poi eri sempre tu a portarmi la colazione prima. Ho voluto ricambiare il gesto.”
“Che c'è sotto Presidente?”
“Perché dovrebbe esserci sotto qualcosa?”
“Lei qui così presto...la colazione... che vuole?”
“Mi sento offeso” replica Sho.
Jun lo guarda negli occhi, non cascherà di nuovo nella sua trappola, non glielo permetterà.
“Allora non c'è niente?” chiede prendendo ad avvicinarsi sempre più a lui.
“No niente Matsumoto-kun...” deglutisce Sakurai vedendolo così pericolosamente vicino.
“Niente?” ripete Jun soffiando sul viso dell'altro che non capisce più niente “Ne è sicuro?” domanda ormai così vicino da sfiorare con le proprie labbra quelle di Sho.
“Ehm...se sapevo che giravate un porno in ufficio venivamo più tardi...” dice qualcuno alle loro spalle.
Jun si volta di scatto e trova Ninomiya con Yamada con le mani sugli occhi ma con le dita aperte per vedere e in più altre quattro persone, l'avvocato Ikuta, Hasegawa e altre due persone che non conosce.
“E'...è...una colazione di lavoro... per tutti.” balbetta Sho e solo allora l'assistente si rende conto dell'abbondanza della colazione“Avevo mandato una mail...non l'hai letta?” chiede a Jun che diventa di tutti i colori in faccia.
“No...”
“Io comunque le brioche non le mangerò ho dubbi sulla provenienza della crema” afferma Ninomiya allusivo facendo ridere tutti.
“Io...io...”
“Sakurai ohi sveglia!”
Vedendo che né il Presidente nel il suo assistente sembrano connettere, Ninomiya prende in mano la situazione e fa accomodare tutti.
“Dunque dobbiamo lavorare per questo progetto in collaborazione. Il team leader sarà il qui presente Matsumoto che ha anche doti di porno attore a quanto pare.”
“E' stato così sensuale Matsumoto-san!” lo esalta Yamada “Veramente audace! Mi sono eccitato pure io!”
Ma il complimento non non rende felice Jun anzi, vorrebbe sparire in quel momento.
“Sakurai ci sei? Ti è passata l'erezione?”
“Sono presente”
“Sì, molto presente. Si nota” asserisce Ninomiya “Comunque loro sono i miei collaboratori, il mio avvocato Matsuoka Masahiro e il direttore affari esteri Takizawa Hideaki. Ohi voi due sveglia!” urla stufo a Jun e Sho.
“Siamo attenti” replica Jun scrollandosi un po' “Ho buttato giù una bozza per la proposta alla Bradley Company” annuncia Jun consegnando a ognuno di loro dei fogli, iniziando poi a spiegare la sua idea.
Mentre tutti ascoltano attentamente, Sho sembra ancora perso nel mondo dei sogni erotici ma ci pensa Ninomiya a riportarlo alla cruda realtà, dandogli un bel pugno nelle parti basse.
“Cazzo!” urla il presidente spaventando gli altri.
“Si l'ho colpito proprio lì ma preso Matsumoto continua è davvero brillante la tua idea.”
“Sei un pezzo di merda” grugnisce Sho frattanto che Jun riprende a parlare.
“Non avrei mai detto che tu fossi così ben messo Sakurai...penso di essermi fatto male alla mano” si congratula Ninomiya “ E tu girati Yama-chan. Non c'è nulla da guardare” lo redarguisce .
“Piuttosto com'è andata ieri sera con Ohno?”
“Oh oh e adesso chi è che si impiccia?” ridacchia l'altro Presidente “E' stata una bellissima serata”
“Tutto qui?”
“Che vuoi sapere vecchio pervertito?”
“Ehm...scusate se vi interrompo, signori Presidenti” li interrompe Jun “Se volete continuare a parlare di altro potreste uscire?”
Tutti ridacchiano per la sgridata ai due capi.
“Scusaci Matsumoto-kun vai pure avanti”
“Ho finito”
“Ah...allora...”
“Abbiamo redatto il verbale della riunione” dichiara Hasegawa “Aggiungeremo le parti legali per la proposta e poi voi, Presidenti, potrete valutare se è completa e passare alla contrattazione diretta con la Bradley.”
“Perfetto. Grazie a tutti per la collaborazione. Fate poi avere tutto a Matsumoto-kun e a Yamada-kun.” conclude Sakurai.
Ikuta e Hasegawa fanno strada a Matsuoka e Takizawa per andare nei loro uffici e continuare a lavorare.
“Visto che tutto procede nel migliori dei modi, vado a trovare Satoshino”
“Satoshino?”
Sul volto di Ninomiya si apre un enorme sorriso e se ne va anche lui seguito dal proprio assistente.
Rimasti da soli Jun guarda Sho.
“Che ne pensa della proposta?”
“Credo che sia fantastica Matsumoto-kun.”
“Ah davvero? Ma se non ha ascoltato una sola parola!” lo rimprovera indignato.
“Ero un po' sovrappensiero”
“Tutte scuse”
“Non è colpa mia se hai interpretato male la colazione di lavoro e mi volevi sedurre”
“Sedurre io?”
“Eri tu quello che mi stava provocando”
“Volevo solo smascherare i suoi sordidi piani”
“Ma non c'era nulla sotto! Sei tu che sei prevenuto!” ribatte Sho.
“E' lei che si eccita per un nonnulla!”
“Sei tu che mi sei venuto addosso in quel modo!”
“Come così?” chiede Jun riavvicinandosi come prima “Vede? Nulla! E' lei che ci vede cose erotiche inesistenti” ansima Jun di nuovo a un passo dalle labbra di Sho.
“Nulla” conviene Sho mentendo spudoratamente ma il colpo di Ninomiya di prima si fa ancora sentire.
“Ecco...appunto” replica Jun rendendosi conto dello stato dell'altro ma sembra ipnotizzato dalle labbra del Presidente il quale, non riuscendo a resistere oltre, lo bacia con passione, infilando le mani nei suoi capelli.
Questa volta Jun non ci mette nulla a rispondere al bacio, aggrappandosi all'altro.
La foga è talmente tanta che Jun finisce seduto sul tavolo della sala riunioni, quasi sdraiato.”
“Oh mamma!”
“Volete concepire ora dei figli? Guardate che questo è un luogo di lavoro e ci sono dei ragazzini impressionabili” commenta Ninomiya ridacchiando e facendoli staccare.
“Ma voi non ve n'eravate andati?” chiede Sho senza fiato ricomponendosi.
“Stavate per scopare sul mio tablet” risponde inorridito Ninomiya recuperando il proprio oggetto “Non dimentichiamoci niente Yama-chan o questi ce lo fecondano.”
“Sei veramente un coglione Ninomiya”
“Se se...” dice Ninomiya andandosene per poi tornare subito indietro a recuperare Yamada, piantonato sulla porta “Vieni via”
“Ma potrebbero farlo ora!”
“Appunto andiamocene, sembravano due leoni che si mangiavano la bocca a vicenda”
Quando i due se ne vanno, Sakurai chiude la porta per essere sicuro di non più disturbati.
“Sempre tra i piedi eh...” scherza guardando Jun “Dov'eravamo rimasti?” chiede riavvicinandosi a lui per riprendere a baciarlo ma quello gli molla un ceffone in faccia.
“Porco!”
“Ma come porco?” ribatte Sho tenendosi la guancia dolorante “Ogni volta mi accusi di qualcosa che hai innescato tu per primo”
“Io non ho fatto niente! Il porco è lei che non perde occasione per mettermi le mani addosso”
“Le mani addosso? Ma se sei tu che mi provochi, mi vieni sotto e mi cacci tre metri di lingua in bocca!”
“Porco! Porco! Porco!”gli urla ancora Jun cercando di colpire nuovamente Sho che però gli ferma i polsi.”Chi è che mette le mani addosso all'altro eh?”
Jun lo guarda sempre più furioso e sempre più sconvolto delle proprie azioni quando si trova da solo con lui.
A lui non piacciono gli uomini eppure...eppure ha ragione Sho quando dice che è proprio lui il primo a baciarlo quando finiscono, in un modo o nell'altro, in quelle situazioni.
Sho lo sta ancora tenendo per i polsi per non farsi colpire di nuovo ma vorrebbe fare altro.
“Matsumoto-kun...”
Ed è proprio l'assistente a eliminare ogni distanza baciandolo nuovamente e il bacio è lungo, caldo, appassionato.
Questa volta nessuno li interrompe, Jun non è ubriaco e non si scansa per prendere a schiaffi Sho.
Si staccano solo per riprendere fiato e guardarsi dritti negli occhi.
Lentamente, a suo rischio e pericolo, Sho gli lascia liberi i polsi, facendo un passo indietro attendendo la reazione di Jun.
Se fosse per Sakurai la degna conseguenza di quel bacio così bello sarebbe saltare addosso a Jun e farlo suo ma il bell'assistente, è immobile, come imbalsamato.
“Matsumoto-kun...” azzarda Sho vedendolo in silenzio “Ehi...” mormora accarezzandogli il viso.
“Io non lo so che sto facendo...non lo so proprio” mormora Jun confuso.
“Matsumoto-kun...”
“Devo tornare a lavoro Presidente”
“Aspetta non c'è fretta”
“La prego...devo...” lo implora Jun e Sakurai ritrae la mano lasciandolo libero.
Infatti Jun scappa a gambe levate rifugiandosi nel proprio ufficio anche se non è decisamente il nascondiglio ideale visto che il muro che lo divide da Sho è di vetro.
Cercando di non guardare nella sua direzione, si concentra sul progetto.
Prova in tutti i modi di non pensare a quei baci scambiati con Sho: rubati, inattesi ma per lo più voluti, perché sì! Li ha voluti anche lui.
Quando alza lo sguardo nota Sho, seduto alla sua scrivania che lo guarda.
Così non può lavorare.
Si alza dalla poltrona ed esce dall'ufficio senza però avere idea di dove andare a rifugiarsi.
Il bar è escluso perché Masaki lo tempesterebbe di domande.
Vuole un posto per starsene un po' tranquillo.
Prende la porta per le scale d'emergenza e inizia a scendere senza prestare attenzione al piano in cui si ferma, si siede sui gradini.
Questa situazione con Sakurai lo turba parecchio, tanto da impedirgli persino di concentrarsi sul progetto.
Stupido Presidente! E' tutta colpa sua!
“Kazu stavo lavorando” dice qualcuno “Potevi dirmi quello che devi in ufficio no?”
“Perché così possiamo stare un po' da soli io te no?”
Senza fare rumore e farsi scoprire, Jun scende ancora un po' per vedere chi sta parlando e vede Ohno e Ninomiya tutti abbracciati e intenti a baciarsi.
Senza rendersene conto, Jun è sceso quasi fino al sedicesimo piano.
“Sei un demonio” sorride Ohno tra un bacio all'altro.
“Non mi pare che ti sia lamentato stanotte”
“Non avevo tempo per lamentarmi, ero impegnato in altre attività molto piacevoli” replica l'altro “Peccato che tu sia dovuto andare via presto stamattina o avremmo fatto colazione insieme” enfatizza Ohno la parola colazione alludendo ovviamente ad altro.
“Sakurai ci ha piazzato la riunione troppo presto...” sospira Ninomiya.
“Allora hai scoperto qualcosa dell'incidente di Jun-kun e il Presidente con le tue indagini segrete?”
Indagini segrete?
Si domanda Jun tendendo l'orecchio per ascoltare meglio senza però farsi scoprire.
“Beh l'incidente è stato grave. Sakurai finge di stare bene ma è grave”
“Davvero?”
“Sì gli cadrà il pisello”continua Ninomiya tra lo sgomento dei suoi ascoltatori.
“Cosa?”
“Ti sei preoccupato vero Matsumoto?” chiede il Presidente Ninomiya voltandosi e alzando lo sguardo su di lui.
“Jun-kun?”
“Come sapeva che ero qui?” domanda Jun uscendo ormai allo scoperto e raggiungendoli.
“Il tuo profumo... che ci fai il bagno dentro? E poi quando Satoshi ha detto la parola incidente hai tirato un sospiro che ti avrebbero sentito fino in America.”
“Sta davvero conducendo delle indagini segrete su quell'incidente?”
Ninomiya incrocia le braccia.
“Tu non dovresti sapere niente”
“E' il Presidente che le ha detto di non dirmi niente?”
Ninomiya non risponde ma per Jun è come un'ammissione.
Segreti, segreti...sempre e solo segreti.
“Non posso proprio fidarmi del Presidente”
“Ascolta Matsumoto. Sakurai vuole solo proteggerti. Stiamo indagando senza l'aiuto delle autorità per non creare scandali. Ipotizziamo che sia stato Ozawa a sabotare lo scaffale già danneggiato” spiega Ninomiya a uno scioccato Jun “Non sappiamo con certezza se puntasse a te ma è più probabile visto che era più facile trovare te nel magazzino e per caso fortuito c'era pure Sakurai.”
“Tutto questo è assurdo...”
“Vuole solo proteggerti Matsumoto.”
“Non dicendomi niente?”
“E facendoti controllare da una guardia del corpo in borghese...” aggiunge Ninomiya.
“Ah pure!”
“Matsumoto calmati. Lascia che ce ne occupiamo io e Sakurai”
Ora Jun capisce il perché di tutta quella segretezza da parte di Sho.
“Concentrati sul progetto Bradley Matsumoto. Contiamo molto su questo accorto.”
“Dovrei fare finta di niente?”
“Lascia fare l'eroe a Sakurai”
“E' un coglione...”
“E' il tuo capo...” gli ricorda Ninomiya “E lui a te tiene molto. Pervertito o no che sia.”
Jun guarda i due e sospira.

Frattanto Sho, nel suo ufficio, guarda la poltrona vuota di Jun.
E' andato via di corsa....
Sta ripensando a lop al loro bacio di prima quando sente suonare un telefono.
Il suo non è, non è nessun fisso così va nell'ufficio di Jun vedendo che ha lasciato il telefono sulla scrivania.
Potrebbe lasciarlo suonare e tornarsene indietro ma la curiosità ha la meglio così prende l'apparecchio e guarda chi sta chiamando Jun.
Il nome sul display è salvato come “Megu” e lo segue un cuore.
Per Sho è un attimo rispondere alla telefonata.
<< Pronto amore mio?>> chiede una voce femminile all'altro capo.