La storia dei 47 ronin

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  1. hika86
     
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    Non è che io non abbia niente da fare... ma volevo rilassarmi un po' e allora ho pensato di scrivere questo breve riassunto di questa famosissima storia giapponese, di cui recentemente è uscito anche un film americano (non l'ho visto, ma temo abbia delle aggiunte strane). Se qualcuna di voi andrà a vederlo, almeno ha idea di quale sia la vera storia.
    CITAZIONE
    Siamo nel 1700, durante lo shogunato dei Tokugawa, e alla corte dello Shogun a Edo (Tokyo) vi sono due daimyo, Asano e Kamei, presenti a corte per la tradizione del Sakin-kotai.* Ai due viene dato il delicato compito di organizzare un ricevimento per la visita dell'imperatore e, per fare bella figura, Kamei riesce ad ingraziarsi Kira, l'incaricato di corte per dare le disposizioni del ricevimento, riempiendolo di regali. Asano invece non riesce a fare altrettanto: a questo punto le indicazioni che gli vengono date sono sempre difettose o errate così da fargli fare brutta figura, inoltre Kira, scontento per non aver ricevuto da lui i regali che sperava di avere, lo insulta spesso.
    Un giorno l'insulto è molto pesante e l'onore di Asano viene infangato da quelle parole, così egli perde il controllo e attacca il cerimoniere di corte con l'idea di ucciderlo e lavare l'onta dal suo nome. Il suo tentativo però fallisce e, quel che è peggio, il suo gesto è una grave offesa: un attacco armato all'interno della residenza dello shogun, o comunque la violenza in generale, all'interno del castello è proibito. La punizione è di commettere seppuku**, rituale in cui anche la famiglia dovrà seguirlo, inoltre i suoi beni e le sue terre verranno confiscati e i guerrieri alle sue dipendenze rimarranno senza un padrone.
    Oishi, il principale consigliere militare di Asano, porta in salvo la famiglia, dopodiché si rivolge agli oltre 300 samurai che lavoravano per il daimyo: Asano non è riuscito nel suo attacco a Kira, quindi il suo onore non è ancora stato ripulito, un'azione che spetta a loro. L'omicidio in quel caso però è illegale, quindi solo 46 di loro, profondamente fedeli ad Asano, si convincono a seguire Oishi nel suo piano, a costo di andare poi incontro ad una severa punizione.
    La cosa è facile da pianificare: Kira si sarebbe aspettato che qualcuno avrebbe potuto comportarsi a quel modo; quindi Oishi decide di agire di modo da cancellare ogni sospetto. Alcuni dei 47 ronin conducono due anni di una vita apparentemente deplorevole, bevendo come spugne e andando nei bordelli, altri invece lavorano come mercanti o artigiani nella città dello Shogun. L'obiettivo dei primi è infangare il loro stesso onore come samurai, dando così l'idea di essere totalmente allo sbando e senza alcuna idea di vendetta, i secondi invece devono arrivare a conoscere bene il palazzo all'interno e le sue vie esterne.
    Alla fine di quei due anni, dopo aver cancellato ogni sospetto da loro, Oishi ha così raccolto tutte le informazioni e i 47 ronin si incontrano ad Edo: tutto è pronto, le loro famiglie sono al sicuro, ognuno è al corrente del piano e consapevole che alla fine di tutto dovranno morire. Così attaccano la casa di Kira nella notte grazie anche all'aiuto di chi vive nelle vicinanze della dimora: è infatti risaputo che Kira è un uomo orribile e che si è attirato parecchie antipatie e molti nemici, inoltre il gesto dei guerrieri segue il codice del bushido ed è quindi da ammirare. Una volta conquistata la casa e trovato il padrone, all'uomo venne offerta una morte dignitosa tramite seppuku, per la quale Oishi stesso gli avrebbe fatto da secondo (cioè colui che decapita il condannato), ma Kira si rifiuta di compiere il rito quindi viene semplicemente decapitato. L'onore del loro signore è finalmente ristabilito.
    Come da piano, i 47 ronin portano la testa sulla tomba di Asano (a circa 10 km dall'altra parte della città) e lungo la via la popolazione li loda per la fedeltà, per l'astuzia e offre loro del cibo; quindi attendono la sentenza dello shogun. Il loro gesto di vendetta è conforme alle regole del bushido, il codice dei samurai, ma essi hanno anche compiuto un crimine uccidendo un uomo. Nei giorni seguenti, le numerose petizioni della cittadinanza convincono lo shogun, non a risparmiarli, ma a comandare loro una morte onorevole tramite seppuku, invece di giustiziarli come criminali.
    Dei ronin, in realtà, solo 46 muoiono. Il 47esimo era stato mandato come messaggero nella terra di Asano per avvertire che la vendetta era riuscita: al suo ritorno, e siccome era molto giovane, lo shogun lo perdona e si unirà ai suoi compagni, nella tomba davanti a quella di Asano, solo quando morirà a 87 anni.
    Il gesto dei 47 ronin ristabilisce l'onore di Asano, ma ha anche l'effetto di ristabilire il suo casato, ridando la libertà alla sua famiglia (che era fuggita dalla corte grazie ad Oichi, per non seguire la sorte del daimyo) e la dignità a tutti gli altri samurai che si erano ritrovati senza casa e senza lavoro.

    *Un politica di controllo dello shogun sui daimiyo: la sua famiglia vive come ostaggio a corte, mentre lui è costretto a vivere ad anni alterni nei suoi possedimenti e a corte. In questo modo, le spese di mantenimento in entrambi i luoghi, prevengono la possibilità che esso possa armarsi per la guerra contro lo shogun.
    **squarciarsi il ventre e poi essere decapitati

    Chi di voi ha letto "La spada e il Crisantemo" già la conosceva e ne ha sicuramente avuto un racconto migliore di questo che io ho fatto così, con i miei ricordi di quanto lessi al tempo. Inoltre è magnificamente analizzata dal punto di vista del significato del debito nell'antico Giappone e dell'onore così com'era concepito.
     
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    certe culture un po' mi affascinano un po' mi spaventano..... storia vera e fantasia si intrecciano a volte così bene che, x chi come me non ha molta conoscenza in questo ambito, è difficile percepirne il senso. Cmq posso dire che più mi spaventano, come x esempio quel tipo di esecuzione (seppuku).... x la mia concezione si avvicina di più a un trattamento riservato agli animali, ma neanche!
    Sempre penso a come il fatto di essere nato in un posto del mondo anziché in un altro, plasmi così totalmente la ns. vita; le culture, gli usi, le mentalità, le lingue diverse sono così straordinarie e al tempo stesso un fattore divisivo .....E' meglio o peggio? Nel senso, è bello così o sarebbe meglio l'unità?
    Vabbè. scusa Hika, ho divagato, non era sicuramente questo lo scopo del tuo post.... mi è venuta così ...

    P.S. ma tu ti rilassi davvero con questi racconti? Sei unica!
     
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    volevo andarlo a vedere....Pure io ho il sospetto che c'è qualche strana aggiunta per far contenti un pò tutti....mi sembra di aver visto spuntare un dragone....però,la curiosità c'è ^^ grazie per l'interessante storia zukky
     
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  4. ri90italy
     
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    Veramente molto molto interessante. Mi affascinano molto queste storie di "antica cavalleria" in versione giapponese, ciò che mi resta impresso del tuo racconto è l'onore e la lealtà di questi uomini verso il loro daymio, nonostante sapessero benissimo quale sarebbe stato il loro destino. Penso che mi procurerò il libro di cui hai parlato, anche perchè sono sicura al 99,999999 % che il film sarà un'americanata che probabilmente evidenzierà altri tipi di valori.
     
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  5. hika86
     
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    Il libro non parla solo di quello. Descive alcuni aspetti della società giapponese a cavallo tra la seconda guerra mondiale e la sua fine, però tra le pagine viene raccontato anche questo. Benchè datato è un libro interessante, e comunque è piuttosto breve.

    Uh, lo preciso: sembra che la storia dei 47 ronin sia realmente accaduta, ci sono documenti storici che ne parlano. Che poi qualche parte possa essere stata romanzata può darsi, ma di fantasy non c'è nulla XD
    E sì, mi rilasso così, scrivendo storie =P (mie o di altri ahaha!!)
     
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    oh!...ma guarda chi si rivede..i 47 ronin!!!..c'è un film di Mizoguchi del '41, lunghissimo, che io ho guardato subbato, ma troppo troppo complesso fra nomi e tutto..che non ho capito assolutamente nulla..qualcuna l'ha visto?
     
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  7. kateh
     
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    ho sbagliato account..comunque son sempre io^^
     
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    riesumo questa discussione perché - meglio tardi che mai - ho visto il film.
    Ho letto il sunto fatto da Hika e semplicemente credo di aver visto tutto un altro film. Storia completamente diversa sotto ogni punto di vista, dalle motivazioni iniziali che hanno scatenato la storia, all'aggiunta di personaggi oscuri e magici. Nel film tutto ruota attorno ad una storia d'amore fra la figlia del nobile e il mezzo demone (Keanu Rives peraltro molto bravo) che alla fine viene annoverato tra i samurai e farà comunque la stessa fine dei 46. In più, sempre nel film, per ultimo viene salvato, per decisione dello shogun, il figlio giovane di Oishi, per preservarne la stirpe in quanto onorevole... il 47esimo ronin è lui.
    Quindi proprio tutta un'altra storia. Nei titoli di coda viene specificato che in Giappone il 14 dicembre si commemorano questi 47 ronin e sono molti quelli che si recano sulle loro tombe ( non ho memorizzato il luogo reale dove si trovano).
    A questo punto mi dispiace che sia passata una storia "fasulla" perché, bella o brutta che sia, se vuoi raccontare una storia realmente accaduta, credo sia giusto attenersi alla verità.
     
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7 replies since 16/3/2014, 14:12   95 views
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