Slices of Ohmiya [Completa]

Ohmiya - giallo

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    Qualcuno mi tolga dalla testa questi due, vi prego.
    Ho una storia da finire, Giuly mi ha fatto venire in mente idee per far maltrattare Jun dagli Ohmiya e dovrei studiare... invece stasera mi sono messa e ho scritto quest'Ohmiya-cazzata O_O

    E' troppo idiota per avere più parti, quindi è solo una one-shot.
    E... direi che non ha una vera e propria trama... sono più che altro vari momenti con protagonista la nostra amata coppia d'oro. Ce li avevo in testa, non avevo la minima intenzione di costruirci una trama articolata intorno, quindi li ho lasciati così e basta.
    Più o meno direi che seguono un ordine cronologico... e anche basta.
    E' la prima volta che scrivo una cosa così, quindi sono un po' perplessa O__O

    Mah!!

    Nino si svegliò col suono di una sveglia che non era la sua.
    Si ricordava di essere arrivato alla festa, si ricordava le risatine sciocche di Aiba che lo avevano accompagnato per tutta la serata, si ricordava addirittura di aver presentato Ryo-chan a Sami. E basta. Aveva preso un taxi? Qualcuno gli aveva dato un passaggio? Aveva dato un passaggio a qualcuno?
    “Spegnila” grugnì Satoshi, togliendogli le coperte di dosso.
    Oh.
    “Perché sempre io?”
    “Spegnila!”
    “Fallo tu!”
    “Sei tu che vuoi dormire nel mio lato: così impari!”
    Aprì con riluttanza gli occhi per armeggiare con la sveglia; una volta bloccato il rumore infernale, cercò di recuperare una porzione di coperta da Ohno.
    “Allora?” chiese, continuando a tirare il lenzuolo “Come sono andato?”
    “Abbastanza bene...” rispose Ohno “Direi... sette su dieci”
    “Sette??” ripetè incredulo.
    “Beh, hai ragione quando dici che vai meglio quando non sei ubriaco” fece con uno sbadiglio.
    “... ma sto ancora sopra, vero?”
    “Fidati, se non fossi stato più sopra, te ne saresti accorto” un sorrisetto comparve sul volto assonnato.
    “Davvero non capisco. Credevo di aver fatto progressi con quella ragazza straniera”
    “Così tanti che non ti ricordi come si chiama”
    “Mary, Elizabeth o qualcosa del genere”
    “Ma sono due nomi completamente diversi!”
    “E’ irrilevante!”
    “... Vuoi sentire la mia teoria?” chiese Ohno dopo un altro sbadiglio.
    “No”
    “Credo che tu sia gay”
    “Non ti seguo”
    “E che tu ti sia preso una bella cotta per me”
    “Vedi, non ha senso”
    “Hai una spiegazione migliore per il fatto che continuiamo a fare sesso?”
    “Io mi ubriaco e tu ti approfitti di me?”
    “Non hai tutti i torti...” gli concesse Ohno, annuendo “Tuttavia non spiega il fatto che lo facciamo anche la mattina dopo”
    “Beh...”
    “O ogni volta che siamo sotto una doccia”
    “Sì, ma...”
    “O il fatto che quando sei venuto a vedere il mio nuovo appartamento ci hai lasciato il tuo Nintendo di riserva”
    “Non ti sopporto, Sami”
    Ohno si raggomitolò contro la schiena di Nino, strusciando il naso contro la sua nuca.
    “Ti odio anch’io” replicò dolcemente.

    Quando Ohno tenne la sue seconda mostra d’arte, c’erano più dipinti che sculture, anche se i soggetti erano rimasti più o meno gli stessi: molti personaggi della cultura hip-hop mescolati a caricature dei suoi amici. Gli altri quattro membri degli Arashi avevano avuto il privilegio di visitarla prima che fosse aperta al pubblico, ma Ohno era in qualche modo riuscito a sparire, per non essere presente mentre i suoi amici esaminavano i suoi lavori.
    Matsujun camminava avanti e indietro per la galleria con i graffitti.
    Aiba tentava di trattenere le risate mentre Sho cercava di spiegargli il significato di un enorme quadro raffigurante un robot che camminava nell’oceano.
    Nino si era immobilizzato di fronte a un piccolo dipinto ad olio, che sembrava in qualche modo staccato dal resto della collezione: raffigurava una cucina disordinata, piatti sporchi impilati nel lavandino e post-it illeggibili attaccati al frigorifero. Esaminò ogni dettaglio, chiedendosi se qualcuno avrebbe notato il mazzo di carte nascosto nell’ombra di una scatola di cibo precotto.
    Sho riuscì a localizzare Ohno e a trascinarlo nella galleria, domandandogli una dettagliata spiegazione dei suoi ‘processi mentali’, il che portò l’artista a mugugnare frasi sconnesse su quanto fossero interessanti i robot e su quanto amasse l’oceano. Dopo aver soddisfatto la curiosità di Sho, Ohno incontrò lo sguardo di Nino, e lo raggiunse davanti al dipinto. Lo guardarono per un po’ in silenzio, fino a quando Ohno mormorò:
    “Volevo condividerlo con tutti”
    Nino gli strinse la mano nella sua “Quello con Jun con due bruchi al posto delle sopracciglia resta il mio preferito, però”
    Proprio in quel momento, la voce di Jun riecheggiò per i corridoi.
    “CHE DIAVOLO E’ QUESTO??”

    Finalmente era riuscito a dare un’occhiata al sito per prendere peso in modo sano che Jun gli aveva consigliato, quando Nino tornò a casa con una dozzina di cornetti.
    “Rivoglio le tue guanciotte” ordinò “Adesso”
    Ohno occhieggiò la scatola di cornetti con sospetto.
    “Ripieni di crema?” chiese.
    “E con scaglie di cioccolato”
    Chiuse gli occhi, chiudendo il computer e mettendosi in ginocchio.
    “Sposami”
    Nino roteò gli occhi e posò i cornetti sul tavolo.
    “Vuoi del latte?” chiese andando verso la cucina.
    “Certo” rispose Ohno, annotandosi mentalmente di aggiungere un altro rifiuto alla lista che nascondeva nel cassetto del comodino.

    Ohno venne svegliato da Nino con dei baci insolitamente dolci; diede uno sguardo all’orologio e si girò dall’altra parte.
    “Vattene” grugnì “Siamo chiusi”
    “Avanti” si lamentò quello, dando piccoli colpi alla sua schiena “Ho bisogno di assistenza”
    “L’ultima volta che ho controllato, avevi due belle manine perfettamente funzionanti”
    “Non è lo stesso se faccio da solo, lo sai!”
    Nino fece scivolare le mani lungo il suo addome, arrivando a tormentare l’elastico dei suoi boxer.
    “Ho capito, ho capito!” grugnì di nuovo, mettendosi seduto.
    Nino gli allungò il mazzo di carte, e Ohno ne scelse una, scrutandola alla fioca luce del portatile del compagno.
    “Ora rimettila nel mazzo, dove vuoi” ordinò Nino.
    Ohno obbedì, resistendo alla tentazione d buttargli tutte le dannate carte per terra. Osservò, mezzo addormentato, mentre Nino distendeva le carte sul materasso per poi pescare di nuovo la sua carta.
    “Incredibile” sospirò “Come hai fatto?”
    “Ci ho lavorato per tutta la notte” rispose Nino, un po’ abbattuto.
    “Mentre io dormivo” replicò Ohno “Da solo”
    Nino abbassò lo sguardo sulle carte, poi sul computer, per poi posarlo su Ohno. Rapidamente liberò il letto, per poi mettersi a cavalcioni sul compagno.
    “C’è qualcosa in cui hai bisogno di assistenza?” chiese, tirandogli la maglietta.
    Ohno roteò gli occhi, ma Nino riuscì a percepire il suo sorriso contro le proprie labbra.

    “Potresti non entrare quando sono in bagno??” chiese Nino, esasperato.
    Ohno lo guardò, e Nino comprese che l’altro non aveva minimamente notato la sua presenza.
    “Mi devo lavare i denti”
    “Non puoi farlo dopo?”
    “Perché?”
    “NON SIAMO ANCORA A QUESTI LIVELLI!!!” urlò Nino.
    Ohno volò fuori dal bagno con in mano spazzolino e dentifricio. Nino osservò il soffitto pensieroso, come se esso potesse svelargli che razza di problemi avesse il suo ragazzo.

    Dopo due bicchieri di vino, Nino aveva iniziato a pensare che permettere a Ohno di scattare delle foto di lui nudo non fosse la peggiore delle idee. Ma quando Ohno lo fece sdraiare sul divano con un fiore fra i capelli e uno straccetto di ciniglia che copriva tutto fuorchè quello che avrebbe dovuto realmente coprire, Nino iniziò a realizzare quanto fosse ridicola quella situazione.
    “Questa è roba di classe” affermò Ohno, un sorriso soddisfatto sul volto.
    “Sai che non uscirai di qui con quelle foto ancora nella macchina fotografica, vero?”
    Ohno roteò gli occhi “Certamente”
    Nino sospirò; non poteva fare a meno di sentirsi un po’ compiaciuto, il che rendeva il fotografo felice come una pasqua.
    “Ho bisogno di molto più alcol per fare queste cose...” grugnì buttando la testa all’indietro.
    “Fermo, stai fermo. Proprio così. Non ti muovere” lo interruppe Ohno, avvicinandosi scattando foto come un matto “Il tuo collo... così”
    Nino lo lasciò fare per un po’ prima di attirarlo per un bacio. La macchina fotografica emise un altro flash, e Nino si ritrasse per trovarsi davanti un sorriso innocente.
    “Sei proprio strano” concluse.
    “Dovremmo comprare un treppiede”
    “O un fotografo” lo prese in giro Nino, tirandolo per la maglietta fino a portarselo sopra.
    “Potremmo chiedere ad Aiba-chan” suggerì Ohno, rotolando fino a sdraiarsi accanto a Nino per premere la guancia contro la sua, allungare un braccio, e scattare un’altra foto.
    Nino tirò fuori la lingua.
    “D’altronde è lui che ci ha suggerito di esplorare i nostri corpi” spiegò Ohno.
    “E’ sempre stato un bambino intelligente, Aiba-chan”
    Nino afferrò la macchina fotografica e la posò sul tavolino; Ohno si accigliò mentre Nino si alzava e si stiracchiava.
    “Letto” ordinò Nino.
    “Macchina fotografica?”
    Nino lo ignorò, dirigendosi elegantemente verso la camera da letto.
    “Ho una videocamera, sai” disse.
    Ohno si affrettò a corrergli dietro, e nel farlo rischiò di rompersi l’osso del collo inciampando nel lenzuolo che Nino aveva lasciato per terra.

    Nino non si era nemmeno preoccupato di fare un pacchetto, aveva semplicemente lasciato la scatola di cioccolatini fuori dalla busta della spesa.
    Ohno li notò solo dopo cena, mentre stava caricando la lavastoviglie; guardò Nino, raggomitolato sul divano con un copione in mano.
    “Nino”
    “Sì?”
    “Per caso questi sono per San Valentino?”
    Nino non rispose, scrivendo degli appunti sul copione. Ohno sorrise e si appoggiò al bordo del tavolo, aprendo la scatola per assaggiare un cioccolatino.
    “Ti rendi conto del fatto che fare una cosa del genere ti rende la donna della coppia?” gli chiese, leccando il cioccolato rimasto sul suo pollice.
    “So solo che tra un mese dovrai comprarmi qualcosa che costa il doppio” rispose Nino “E poi, come faccio a essere la donna se sei tu quello che sta sotto?”
    “Sembri molto sicuro di te”
    Nino decise di cambiare argomento.
    “Sono a forma di pesce. Sai quanto tempo ci ho messo per trovare dei cioccolatini a forma di pesce?”
    “Nino, devi dirti una cosa”
    “Cosa?” sospirò.
    “Hai fatto una cosa davvero carina"
    Nino tornò a guardare il copione, completamente rosso in volto.
    “Uhm, già, chi se ne frega” borbottò.
    “E continuerò a stare sotto, puoi starne certo”
    Nino sorrise e Ohno non potè fare a meno di ridere, perché era sicuro che quello fosse quanto di più romantico Nino sarebbe mai riuscito a fare.

    Un giorno come un altro, nel camerino degli Arashi.
    “Ehi, Nino. Sposami”
    “Uhm, ok Sami”
    “... Sono l’unico che trova questa situazione completamente surreale??” chiese Jun, a metà tra un urlo e una risata.
    “Temo di sì” affermò Sho.

     
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    Che scorpacciata di situazioni ohmiyose!

    Ahhhhhh! Stasera mi ci voleva proprio lo sai?
    La quotidianità, quella semplice e per questo bellissima!
    Non saprei scegliere quale sia l'episodio che mi è piaciuto di più... ma so che sono bellissimi!

    Grazie!
     
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  3. tempestarashica
     
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    Come sono belli *_____*
     
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    Ma la scena di Nino che torna a casa coi cornetti, direi che è la perla delle perle...
    E' da ieri notte che ci penso!
     
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    ooooooooooh quanta teneressa *_*
     
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  6. kateh
     
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    complimenti Rosa!!questi Flash Ohmiyosi sono esilaranti....!!!!..ehmehemeh se te venissero in mente altri...... :angel: :angel:
     
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  7. *GiulyB.*
     
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    Sììììììììììììì scrivi di Jun che si fa maltrattare dagli Ohmiya XD
    (come sono stronza XD)
    Questa però è deliziosa...
    Con uno stecco Perugina al Latte (chissene della pubblicità occulta XD) mi sono letta questa storia appena tornata dal lavoro.
    Questi due sono seriamente splendidi...
    Mi hanno fatto fare tante belle risate XD
    Sono adorabili.
    E sì. Per me Nino è la donna della coppia, se ne faccia una ragione XD
    *ora arriva Nino e mi uccide*
    però davvero è splendida!!
    bravissima!!
     
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  8. hika86
     
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    So che hai tante lettrici e che dei miei commenti non te ne fai proprio una cippa, però...
    Le due con Jun mi hanno fatto ridere un sacco!
    Ma la meglio è stata quella del bagno, WAHAHAHAHAH!!!
    Awww Nino ci piaci acido *-*
     
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    Che spettacolo!
    hika.... sono così contenta che tu abbia letto questa perla di rosa!
     
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    fa troppo ridere...l'ho letta ieri sera...perchè nessuno mi ha avvertito che c'era sta *meraviglia ohmiyosa* e stavo morendo....dalle risate XD

    Rosa ne voglio altre di *perle* del genere :shifty: :shifty: :shifty:
     
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  11. makino26
     
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    oddio ma sono tutte carinissime!!! che dolci loro due, anche se Nino sempre acidello rimane!
    oddio il ritratto di Jun con dei lombrichi al posto delle sopracciglia!xD..lo voglio vedere!!
     
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  12. ~AngelDark~
     
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    CITAZIONE (makino26 @ 4/7/2011, 19:10) 
    oddio il ritratto di Jun con dei lombrichi al posto delle sopracciglia!xD..lo voglio vedere!!

    Decisamente anche io. xD

    Sono assolutamente morta dal ridere in tutte. xD E' inutile, quei due sono una coppia meravigliosa (non a caso sono ormai la mia seconda coppia preferita *-*) e tu li hai descritti perfettamente.
    Anche se non scrivi solitamente fic del genere il risultato è perfetto, delle storielle leggere e non impegnative che non so se siano più divertenti o tenere. *-*
    Waaah che belle! *è emozionata*
    Complimenti~
     
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    Bene, ho letto ORA la notifica di tutti i commenti O_o
    Comunque, ahahah! Grazie! E' solo una cavolata (più cavolata del solito), ma sono contenta che vi sia piaciuta!

    Ammetto di avere un grosso debole per quella della mostra, con il povero Jun sconvolto dal suo 'ritratto' XD

    U.A.I.F. mia, io dei tuoi commenti me ne faccio tantissimo *_*
    Grazie per essertela letta <3
     
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    Sono ripetitiva se dico che quella dei cornetti è meravigliosa????

    Chissenefrega!

    E' meravigliosa!
     
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    Akane, gli Ohmiya, e i cornetti: è nato un amore!
     
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