Capitolo 13:

Chi fugge e chi aspetta

<< Amore pronto? Ci sei?>> continua a insistere la donna al telefono << Jun?>>
Ma Sho è talmente turbato da essere pietrificato.
Possibile che eliminata una minaccia di una possibile donna nella vita di Jun se ne presenta subito un'altra?
E questa lo chiama pure amore!
E' ancora imbambolato con il telefono all'orecchio quando Jun torna e lo coglie con le mani nel sacco.
“Cosa diamine sta facendo?” gli chiede strappandogli dalle mani il cellulare e guardando con chi era in comunicazione “Megu tesoro sei ancora in linea?”
Tesoro?
Sho non può tollerare oltre e se ne va dall'ufficio prendendo quasi di corsa l'ascensore neanche lo stesse inseguendo qualcuno.
E adesso chi è questa Megu che Jun chiama tesoro?
E' talmente arrabbiato, frustrato e insofferente.
Solo poche ore prima aveva toccato il cielo con un dito quando si erano a lungo baciati e ora esce fuori questa donna sconosciuta.
Non può farcela a combattere contro ogni donna del pianeta terra e Jun... dannazione Jun è così complicato!
Prima sembra starci poi lo accusa ma poi ci prova e subito dopo ricambia idea!
Che casino!
Va al secondo piano dell'edificio della Sakurai Corporations nell'ala ovest dove si trova la spa aziendale con tanto di piscina coperta.
Di solito non è una zona troppo affollata anche se ai dipendenti è concessa qualche ora ogni mese per riposarsi, c'è bisogno di fare apposita richiesta al proprio capo reparto per avere delle ore in più.
Essendo Sho il Presidente ovviamente non ha bisogno di nessun permesso e, ora come ora, ha davvero bisogno di starsene un po' tranquillo da qualche parte e rilassare mente e corpo.
“Presidente! Da quanto tempo!” lo saluta un ragazzo in divisa bianca accogliendolo.
“Ciao Ueda-kun”
“Mi sembra stressato Presidente”
“Stressato è dir poco...”
“Trattamento completo?”
“Sì” conferma Sho “Ho proprio bisogno di rilassarmi e non pensare a nulla.”
“Non si preoccupi Presidente! Lasci fare a me! Le farò passare delle ore meravigliose!”

Jun, ripreso il cellulare, ha parlato con la donna.
<< Amore che è successo?>>
“Lascia stare...interferenze...” sospira Jun “Piuttosto come stai?”
<< Io sto bene ma tu? Che torni dall'America e non sei ancora venuto a trovare la tua adorata sorellona?>>
“Tesoro scusami hai ragione ma la mia priorità era trovare un lavoro”
<< Non sono una tua priorità?>>
“Sai che intendo Sono stato molto fortunato ad essere assunto alla Sakurai”
<< La mamma dice che lavori tanto>>
“Non mi lamento”
<< Sei l'assistente del Presidente no? Dev'essere un tipo davvero in gamba se ha scelto te!>>
Certo davvero in gamba Sakurai...
Un gran coglione.
Riflette Jun.
Rimane al telefono con la sorella ancora per un po' ringraziando che Sho abbia deciso di starsene lontano dall'ufficio.
Salutata Megumi con la promessa di andare a trovare lei e famiglia il più presto possibile, Jun se ne va al ristorante per la pausa pranzo aspettandosi di veder arrivare da un momento all'altro il Presidente.
Invece del ragazzo nessuna traccia.
In compenso passa il tempo in compagnia di Mao e Ohno, stranamente libero dall'oppressiva presenza di Ninomiya, tornato alla sua azienda.
Mao sembra tornata quella di prima ma Jun non può stare a preoccuparsi troppo per lei, ha già un sacco di cose a cui pensare.
Sho non si presenta per tutto il tempo ma, purtroppo per Jun, il Presidente dovrà tornare per forza per la riunione con gli avvocati e Ninomiya prima della fine della giornata.
Nella sala riunioni del 30° piano ci sono ormai tutti, anche Ninomiya è tornato ma è ancora assente Sho.
“Matsumoto dov'è quel pervertito del tuo capo?” chiede Ninomiya scocciato dopo un quarto d'ora che sono riuniti-
“Non lo so...”
“Sei il suo assistente” gli ricorda.
“Assistente giusto. Non badante.”
“A lui piacerebbe però” ridacchia Ninomiya.
“Eccomi” annuncia altri dieci minuti dopo Sho arrivando con la pelle lucida e un alone profumato tutto attorno a sé.
“Che puzza...”
“Ma che puzza sono patchouli!” replica Sho incrociando lo sguardo di Jun.
Il trattamento intensivo di Ueda lo ha rimesso al mondo ma rivedere Jun riscombussola il cuore.
“Su su iniziamo” incita Ninomiya rivolto a Ikuta e Matsuoka nonostante Sho sia ancora in piedi occhi fissi in quelli di Jun.
La rabbia si impadronisce di Sho al solo ricordo della voce della donna al telefono che lo chiama amore.
“Direi che è perfetto” dichiara Ninomiya scuotendo la testa nel vedere i due che si guardano come se si stessero sfidando a chi distoglie prima lo sguardo.
“C'è una tensione erotica pazzesca sua Eccellenza!” gli bisbiglia all'orecchio Yamada.
“Sono solo due imbecilli” commenta, rivolgendosi poi agli altri quattro uomini “Ottimo lavoro a tutti. Matsuoka, Ikuta tenetevi a disposizione. Takizawa, Hasegawa grazie per la collaborazione se ci fosse altro vi chiameremo. Ora spero, ci penserà il team leader.”
I quattro si alzano ed, educatamente, se ne vanno.
“Ehi belle statuine” chiama Ninomiya “Non sbattete neanche le palpebre!”
Il primo a distogliere lo sguardo è Jun.
“Veniamo a noi” dichiara rimanendo scioccato nel nel constatare che sono rimasti solo loro “Ma...”
“Almeno tu ti sei disincantato...” sospira Ninomiya dandogli un plico gigante di fogli “La parte legare è a posto. Sistema alcuni punti e poi la rivediamo prima di fare la richiesta ufficiale di contrattazione.” spiega Ninomiya dando un coppino sulla nuca a Sho.
“Ahu!”
“Sveglia pervertito. Abbiamo finito.”
“Eh? Davvero?”
“Ti sei incantato a guardare il tuo assistente. Vediamo di non fare troppe cazzate. Questo accordo è troppo importante sia per la mia che per la tua azienda. Quindi per favore... calmate gli ormoni voi due.”
“Qui gli ormoni girano per lei e Ohno-kun” ribatte Jun tutto rosso per la sgridata.
“Per lo meno noi ci concentriamo sul lavoro e non restiamo a fissarci come due ebeti durante una riunione. Ci vediamo allora. Andiamo Yama-chan!” e se ne vanno lasciando soli Sakurai e Jun.
“Finirò di scrivere la proposta a casa” annuncia Jun facendo per andarsene.
“Si...”
“E la prossima volta... se le viene voglia di giocare al centralinista e farsi gli affari miei non lo faccia per favore” dichiara raccogliendo tutti i fogli “Comunque...era mia sorella.”
Sho che aveva abbassato lo sguardo per la vergogna, risolleva lo sguardo sul proprio assistente.
“Sorella?”
“Era scritto sul mio dossier” ribatte Jun acidamente.
Il sorriso che si apre sul volto di Sho è immenso.
Anche questa donna non è una minaccia per lui!
Forse può sistemare le cose con lui e riprendere il discorso baci interrotto al mattino.
“A domani Presidente” lo saluta invece Jun mandando in fumo ogni suo qualsiasi tentativo di approccio.
“Aspetta Matsumoto-kun”
“Devo andare” lo liquida Jun fuggendo.
Rimasto solo, Sho si lascia andare su una sedia.
Non è per niente facile avere a che fare con Jun.

Per Sho, provare a instaurare un qualche tipo di dialogo con Jun sulla loro situazione, diventa praticamente impossibile.
Il progetto Bradley assorbe completamente Jun che, con la scusa del lavoro, non resta mai solo con Sho preferendo rifugiarsi al dipartimento per i servizi esteri con Hasegawa.
Anche per le pause pranzo si isola con Mao e Ohno lasciando Sakurai a pranzare da solo.
La situazione di stallo dura oramai da un paio di settimane.
Sho, a cui ormai è guarita la gamba e non deve più adoperare la stampella per muoversi è comunque insofferente per il comportamento di Jun.
Arriva però il momento di inviare la proposta alla Bradley per un incontro ufficiale tra le aziende e discutere una eventuale collaborazione.
Dopo il nulla osta di Sho e Ninomiya, Jun invia la richiesta alla Bradley.
E' fatta! Ora non resta che aspettare la risposta dalla società Newyorchese e Jun non ha più scuse, dovrà tornare a occuparsi degli affari di Sakurai.
“Presidente buongiorno” lo saluta quel lunedì mattina quando Sho arriva un'ora dopo del solito.
“Buongiorno” risponde Sho marciando nel proprio ufficio, ancora arrabbiato per come Jun si è comportato nelle settimane passate.
Facendosi coraggio, Jun lo segue per elencargli gli impegni della settimana e quelli della giornata.
Seduto alla scrivania, Sho lo ascolta guardando il proprio portatile.
“E questo è tutto per oggi.”
“A quando è aggiornata la tua scaletta Matsumoto-kun?”
“E' costantemente aggiornata Presidente”
Sho allora chiama con l'interfono Kaoru-san che arriva pochi secondi dopo con alcuni fogli che consegna a Jun prima di tornare al suo posto.
Dando una rapida lettura, l'assistente impallidisce.
Molti degli appuntamenti che lui ha segnati nell'agenda del suo tablet sono stati modificati se non addirittura sostituiti da altri.
“Io...non...”
“Ho fatto sistemare i miei impegni da Kaoru-san” spiega Sakurai “Tu ti sei concentrato sulla proposta Bradley ma io ho altri impegni.”
Mortificato, Jun abbassa lo sguardo.
Per sfuggire a Sho ed evitare imbarazzanti discussioni ha trascurato il suo principale lavoro di assistente.
Se ha potuto ricoprire la posizione di team leader per un affare così importante è solo grazie a Sho.
“Sono profondamente desolato Presidente”
“Non ti preoccupare” lo rassicura Sho che non riesce a restare troppo arrabbiato con lui se ha quell'espressione mortificata nonostante tutti quei giorni in cui lo ha evitato come la peste “Hai fatto un ottimo lavoro con la proposta Bradley. Kaoru-san ti ha solo sostituito.”
Ma se Cameron Fox non accettasse non solo la proposta ma non gli concedesse nemmeno di incontrarsi prima per discuterne, Jun avrebbe fallito sia come assistente che come team leader.
“Sono comunque desolato Presidente...”
“Matsumoto-kun tranquillo.” ribadisce Sho mentre la notifica del computer lo avverte dell'arrivo di una mail di cui però non riconosce il mittente e nessun oggetto.
In genere non aprirebbe mai una mail così altamente sospetta ma il sistema antivirus di Ninomiya è talmente sofisticato che in caso fosse in caso ci fosse un virus, verrebbe subito annientato.
Così apre la mail e trova in allegato delle foto che scarica per vederle.
Quando la prima si apre gli si chiude la gola.
Sono foto scattate di nascosto a lui ma soprattutto lo sconvolgono quelle in cui vi è ritratto Jun fuori dalla Sakurai che entra o che esce, fuori casa propria intento a buttare l'immondizia, in un negozio d'abbigliamento e in giro con la madre.
Non c'è scritto niente ma a Sho basta per allarmarsi.
Sia lui che Jun sono sotto controllo.
“Presidente io...” prova a dire Jun ancora mortificato per la sua negligenza ma quello sta pensando a tutt'altro.
“Scusa ma ora devo andare Matsumoto-kun”
“Andare? Dove?”
Sho si catapulta fuori dal suo ufficio seguito a ruota da Jun.
“Presidente” lo chiama Kaoru-san “E' arrivata questa busta per lei. Non c'è il mittente. All'ingresso lo hanno controllato con il metal detector e l'hanno ritenuta sicura.”
Sho prende la busta e la apre dando una veloce occhiata.
Altre foto, questa volta il soggetto è la guardia del corpo in incognito che segue Jun.
“Kaoru-san avverti Kikuchi e digli che sto scendendo.”
“Mi dispiace ma in questo momento Kikuchi-san e l'auto non ci sono. Ha portato la limousine per la revisione. Le chiamo un taxi?”
“No” la ferma Jun “Accompagno io il Presidente.” dichiara.
Sho ci pensa un attimo poi annuisce.
Jun recupera la sua ventiquattrore, le chiavi della propria auto, il cellulare e raggiunge Sho che ha già chiamato l'ascensore.
“Dove stiamo andando?”
“Alla Ninomiya Technology” dichiara Sho.
Jun non ribatte e appena sono saliti in auto, messe le cinture di sicurezza parte alla volta dell'azienda di Ninomiya.
“Sai dov'è?” chiede Sakurai.
“Sì. Ho fatto un colloquio anche lì”
“E' vero scusa...”
“Cosa lo ha sconvolto tanto da correre dal Presidente Ninomiya e non mi dica la proposta Bradley”
“Ecco...”
“E' per via dell'incidente e la possibile implicazione di Ozawa?”
“E tu come lo sai?”
“Ne so poco perché lei non ritiene opportuno parlarne con me per proteggermi” lo anticipa.
“Ninomiya ha cantato allora...”
“Ma non mi ha detto tutto. Mi metta al corrente di ogni cosa.”
Sho sospira, ormai non può più tacere e così, racconta tutto a Jun comprese le foto arrivate.
A quelle ultime rivelazioni, l'assistente sbianca.
Non solo pedinano ma sanno anche dove abita e chi sono i suoi genitori.
In pericolo non c'è solo lui ma anche la sua famiglia e se prendessero di mira i suoi genitori? O peggio ancora se per causa sua ci andassero di mezzo i figli ancora piccoli di sua sorella?
“Non permetterò che ti accada nulla si male. Né a te né alla tua famiglia” dichiara Sho intendendo le sue preoccupazioni.
Jun non replica e continua a guidare.
Sho gli indica dove entrare per accedere al parcheggio riservato ai dipendenti della Ninomiya Technology.
All'ingresso li fanno subito passare senza problemi.
Arrivati al piano dell'ufficio del Presidente, la segretaria li fa entrare.
“Un gran lavoratore vedo” commenta Sho quando vede Ninomiya spaparanzato su un lettino per massaggi nudo con l'asciugamano sul sedere, joystick alla mano mentre gioca davanti a un enorme schermo LCD.
Frattanto Yamada, a petto nudo, gli massaggia la schiena.
“Sakurai, Matsumoto qual buon vento vi porta qui?” domanda completamente rilassato Ninomiya.
“E' così che lavori quando non vieni a rompere le balle da noi?”
“Che maleducato Sakurai. Vengo a trovarvi no?”
“Vabbè...” sospira Sho “Mi sono arrivate delle foto”
“Di che tipo?” domanda Ninomiya continuando però a giocare al videogioco.
“Mie e di Matsumoto-kun.”
“Non sono interessato alle vostre paparazzate.”
Innervosito dall'atteggiamento del Presidente Ninomiya, Jun si piazza davanti al ragazzo oscurandogli la visuale dello schermo.
“Ehi!”
“Stiamo parlando seriamente”
“E io vi sto ascoltando!”
“Non con la dovuta attenzione” e detto ciò, Jun stacca la spina della console.
“Come hai osato!”
“Oh mio Dio lo ha fatto davvero!” strilla Yamada impaurito.
“Sakurai rimetti al suo posto il tuo assistente o lo uccido”
“Mi ha solo preceduto. Ora stacci ad ascoltare Ninomiya.”
“Qui la cosa sta diventando sempre più grave. Sia il Presidente che io potremmo essere in pericolo. E non solo noi ma anche le nostre famiglie” spiega Jun.
Sbuffando, Ninomiya si mette seduto sul lettino.
“Yama-chan l'accappatoio”chiede all'assistente che prontamente gli mette l'indumento sulle spalle.
Per indossarlo, il Presidente Ninomiya si deve alzare e mostra tutta la sua nudità.
Sia Jun che Sho si voltano.
“Siete uomini anche voi. Lo avete anche voi il pisello.” commenta guardandoli “Anche se Sakurai potrebbe avercelo molto piccolo...” ridacchia.
“Non è così”commenta sovrappensiero Jun lasciando tutti a bocca aperta “Non... non dovete pensare male! Quando ho aiutato il Presidente a spogliarsi ed ero abbassato su di lui.... cioè no! Non è quello che credete!” si impappina Jun bordeaux in viso.
“Beh Sakurai...alla fine qualcosa di te ha colpito Matsumoto! Buon per te!” ride Ninomiya dando un colpo sulla nuca a Yamada che, dopo il commento di Jun, sta osservando insistentemente il cavallo dei pantaloni di Sho come se potesse guardare attraverso la stoffa e accertarsi delle sue dimensioni.
“Su fate vedere le foto” dice Ninomiya ora tutto coperto, allungando la mano verso Sho che ancora tiene la busta tra le mani.
“Queste sono arrivate via posta” spiega Sakurai dando la busta all'altro che prende a visionarne il contenuto “E prima ne sono arrivate altre via mail.”
“Via mail?”
“Sì”
“E bravo coglione se è stato Ozawa. Yama-chan rintraccia l'indirizzo IP da cui è stata spedita la mail.
“Sì sua eccellenza.”
Il ragazzo si mette subito all'opera con il computer.
“E' davvero Ozawa?”
“Non possiamo ancora dirlo con certezza ma è il maggiore sospettato.”
“Con questo gesto vuole farci sapere che ci tiene d'occhio no?” domanda Sho.
“E che sa della scorta di Matsumoto.”
“Mia sorella ha dei bambini piccoli, vanno ancora alla materna, se solo si azzarda a fare loro del male giuro...” si scalda Jun.
“Non gli succederà nulla Matsumoto-kun. Te lo prometto.” lo rassicura Sho.
“Non possiamo esserne certi” dice invece l'altro Presidente.
“Ninomiya!”
“Non sto dicendo che sicuramente farà del male ai vostri famigliari ma non possiamo neanche escludere il contrario. Aumenteremo le guardie del corpo per ora e faremo il possibile perché nessuno corra pericoli.”
“Quel bastardo...” digrigna i denti Sakurai.
“Se la prendesse con me direttamente non con chi non centra niente.”
“Abbiamo capito troppo tardi che razza di essere subdolo fosse.”
“Ma perché prendersela con Matsumoto-kun? Sono io che l'ho licenziato.”
“In parte ce l'ha anche con lui perché lo ha preso a pugni e poi...” Ninomiya fa una pausa alternando lo sguardo tra i due “E' la persona più vicina a te... nonché una persona a cui tieni.”
“Trovato!” esclama Yamada rompendo l'imbarazzante silenzio creatosi tra Sakurai e Jun dopo il commenti di Ninomiya “La mail è partita da un net cafè ad Akihabara con dati inventati.”
“Astuto...ma non troppo.”
“ho recuperato i video di sorveglianza all'entrata del locale e guardate chi è entrato” afferma Yamada indicando sullo schermo Ozawa, volto malcelato da una mascherina e il cappello calato sugli occhi,
“Guardate, ha ancora la fasciatura al braccio “ afferma Yamada.
“Forse si è fatto più male di quel che credeva.”
“Abbiamo una prova in più! Cosa aspettiamo cosa aspettiamo a informare le autorità?” chiede Jun.
“Non possiamo coinvolgere la polizia lo sai. Non possiamo permetterci scandali.”
“E quindi è meglio lasciare che sia a piede libero e possa fare del male noi a noi o ai nostri cari quando vuole?!”
“La situazione è sotto controllo” afferma Ninomiya.
“Sotto controllo? Dice davvero? A me non sembra proprio! Anzi penso che ci abbia completamente in pugno!”
“E cosa suggerisci Matsumoto? Sbandierare tutto ai quattro venti? Certo facciamolo! Così lui si prende una denuncia per molestie sessuali, ricatto e magari qualche mese per tentato omicidio ma in galera ci finiamo noi.
Non stiamo collaborando con la giustizia. Sakurai ha taciuto la storia delle molestie e in più se si scoprisse che lo scaffale che vi è caduto addosso era stato più volte segnalato ma ignorata la questione sarebbe negligenza dal parte del suo Presidente.
Contiamo anche il fatto che la mia azienda che fornisce servizi di sicurezza in internet e server può controllare chiunque, è violazione della privacy.
In poche parole a essere indagato saremo io e Sakurai. Le azioni delle nostre aziende fallirebbero, dovremmo dichiarare bancarotta perché tutti i partner ci volterebbero le spalle e a perdere il lavoro saranno i nostri dipendenti.” spiega Ninomiya guardando Jun “Comunque prego se vuoi chiamare la polizia fai pure.”
Anche Sho e Yamada guardano Jun che abbassa lo sguardo impotente.
“E' ovvio che non posso farlo.”
“Arriveremo a una soluzione Matsumoto-kun” prova a convincerlo Sho “Devi fidarti di me. Non lascerò che la passi liscia.”
Jun annuisce anche se non è troppo convinto.
“Ninomiya cerchiamo di far seguire Ozawa in ogni suo spostamento, dobbiamo essere un passo avanti a lui.”
“Sì.”
Intanto il cellulare di Jun prende a suonare e il ragazzo risponde.
“Pronto?”
<< Matsumoto! Da quanto tempo!>> dice una voce dall'altra parte del telefono in inglese e Jun, nonostante ci metta un po' a realizzare chi sia, lo riconosce.
“Fox-san?” chiede sotto lo sguardo sconcertato dei due Presidenti.