ARASHIC - Arashi Forum - 嵐 フォーラム

Posts written by Shin Hiroki

  1. .
    Questa volta sono stata più veloce!!!
    Buona lettura!!!!

    Capitolo 11:

    Non siamo persone ansiose



    “Cosa intendi dire con non è stato un incidente?” chiede Sho allarmato “Credi che l'abbia fatto apposta per poter rientrare nelle grazie di Jun?”
    “il fatto che tu abbia anche solo pensato a una cosa del genere è inquietante lo sai? Ma no non sto dicendo questo” commenta Ninomiya “Quando il tuo assistente mi ha telefonato con il tuo cellulare, Yama-chan e io siamo andati alla Sakurai a recuperare le sue cose. C'erano già le guardie di sorveglianza a la polizia che girava così ho pensato di tenere lontano i curiosi e ho fatto circoscrivere la zona. Ho chiamato i miei investigatori e nel frattempo ho fatto disinstallare le telecamere in più. Incredibilmente il tuo essere un pervertito ha dato dei benefici inaspettati. Una delle telecamere piazzate nel magazzino ha ripreso qualcosa di interessante” afferma Ninomiya collegando il proprio cellulare al computer di Sho avviando successivamente un filmato.
    “E' una registrazione della pausa pranzo mentre Matsumoto e gli altri erano in sala relax. Qualcuno è entrato senza farsi vedere e manomesso lo scaffale, che risultava pericolante e già segnalato più volte dal capo magazziniere Nagase” dice Ninomiya indicando una figura incappucciata della quale non si riesce a vedere il volto “Poi è sparito per ricomparire proprio quando tu e Matsumoto eravate soli. Si vede chiaramente che da una spallata allo scaffale che poi cade su di voi.”
    “Sono senza parole...”
    “Non può essere un delinquente qualunque. Questo è uno della tua azienda.”
    “Voleva farci fuori?”
    “Credo, e ribadisco, credo, che puntasse a Matsumoto.”
    “Cosa?”
    “Non ne sono certo. E' però un'ipotesi. Se fosse stato un semplice sabotaggio perché non farlo cadere su uno qualunque? Invece solo su Matsumoto. Casualità? Forse no. Ma è stato un miracolo che tu fossi lì con lui proprio in quel momento.”
    “Ma chi potrebbe avercela con lui?”
    “Ozawa per esempio.”
    “Ma sono stato io a licenziarlo.”
    “Sì questo è vero” conviene l'altro Presidente “Ma Matsumoto lo ha preso a pugni e lavorando in magazzino era più facilmente avvicinabile rispetto a te. Con questo sto solo facendo delle ipotesi non ho prove certe che sia stato Ozawa ma se vuoi un consiglio, conduciamo delle indagini private all'interno dell'azienda senza coinvolgere troppo le autorità. Non dimenticarti che è stato liquidato per insabbiare il caso di molestie. Se si scoprisse che non solo è stato un sabotaggio ma che la struttura era già pericolante e denunciata dai dipendenti ma tu non sei intervenuto prima i guai aumenterebbero” conclude Ninomiya “Avresti uno scandalo gigantesco.”
    “Maledizione ho le mani legate...” ringhia frustrato Sho.
    “Lascia che me ne occupi io. Tu fai in modo di far passare l'incidente in secondo piano e tieni Matsumoto il più possibile al tuo fianco perché se è stato davvero Ozawa è molto probabile che ci riproverà.”
    “Che ci provi e io lo distruggo stavolta!” sbraita Sakurai proprio nel momento in cui entra Jun.
    “Che succede?”
    “Si infervora perché lo prendo in giro per le sue stupide password e per i nascondigli da due soldi” sorride Ninomiya.
    “Come la capisco...sono parecchio imbarazzanti” conviene Jun lasciando una scatola sulla scrivania “Hanno appena consegnato il telefono Presidente.”
    “Grazie Matsumoto-kun”
    “Ha pagato con la sua carta platino”
    “Si perfetto.”
    Jun li guarda per qualche secondo e poi si congeda lasciandoli nuovamente soli.
    “Ha l'accesso alla carta platino?”
    “Mi fido di lui. E' il mio assistente.”
    “Sì sì...” ridacchia Ninomiya apprestandosi a copiare tutti i dati dal vecchio smartphone al nuovo “Meno male che il tuo assistente non è curioso perché se faceva passare le foto qui sopra non sarebbe mai tornato a farti da assistente ma ti avrebbe denunciato. Ci sono più foto del suo culo che del suo viso.”
    “Ehi cosa guardi? Fai solo quello per cui sei stato chiamato!”
    “Sì sì...oh! Guarda! In questa si intravede anche Ohno!”
    “Smettila di sbirciare!”
    “Piuttosto Sakurai ascolta. Vorrei proporti un affare”
    “Un affare?”
    “Sì beh ti sto aiutando parandoti il culo ma non faccio mai nulla senza ottenere nulla in cambio.”
    “Se vuoi uscire con Ohno veditela da solo. Mi sembrate in confidenza oramai.”
    “No è una questione di lavoro. Ora ti spiego.”

    Quando Sho e Ninomiya escono dallo studio, la cena è stata già preparata da Jun e dalla governante Satomi con l'aiuto di Yamada.
    “Oh meno male si mangia! Hai cucinato tu Yama-chan?”
    “Io ho per lo più apparecchiato! Sono stati Matsumoto-san e Ishihara-san a cucinare. Sembrano molto affiatati ai fornelli” commenta il ragazzo guardando i due.
    Anche Sho li osserva e borbotta infastidito.
    “Padrone!” esclama la ragazza “La cena è pronta ora vi servo.”
    “Non ti preoccupare ci pensiamo da soli” le risponde bruscamente il Presidente “Puoi ritirarti.”
    “D'accordo. Con permesso...”
    “Aspetta Ishihara-san” la ferma Jun “Abbiamo cucinato insieme e c'è cibo per tutti. Resta a cenare con noi.”
    “Ma il Padrone...”
    “Il Presidente può andarsene a letto e lasciarci mangiare in pace se non è d'accordo.”
    Sho stringe i pugni.
    Perché Jun deve essere sempre così dannatamente cordiale con con tutte le donne che incontra?
    Potevano passare una serata in intimità lui e Jun ma non solo ci sono Ninomiya e il suo assistente ma pure la governante resta a rovinare la festa.
    Ma una gioia maledizione.
    La cena trascorre senza troppi problemi tra i racconti di Ninomiya e Yamada.
    Sho invece passa il tempo a guardare male al propria domestica intenta a parlare di ricette con Jun.
    Ed è proprio il ragazzo, appena finito di mangiare, il primo a congedarsi.
    “Allora ci vediamo in ufficio Matsumoto-kun”
    “Sì a lunedì”
    Detto ciò, Jun saluta tutti e se ne torna a casa.


    Il lunedì mattina arriva fin troppo presto anche se, per tutta la domenica, Jun è stato in ansia per il ritorno a lavoro a stretto contatto con Sho.
    In più è particolarmente seccato perché Sho non si è fatto sentire per tutta la giornata.
    Non che volesse parlare con lui ma almeno una chiamata, un messaggio... ma no, niente.
    Zero assoluto.
    L'unico segnale di vita da parte di Sho è stato quello di fargli recapitare l'Audi ma senza nessun biglietto.
    I suoi genitori sono rimasti molto stupiti dall'arrivo dell'auto di lusso ma Jun l'ha giustificata come auto aziendale.
    Quante bugie ha dovuto dire ai suoi per non farli preoccupare per colpa di quel maledetto Sakurai.

    Prima di entrare in sede, Jun decide di andare a salutare tutti i ragazzi del magazzino.
    “Lo sapevo che non saresti durato tanto” ride Nagase “Scherzo! Hai lavorato davvero sodo ma tu hai studiato e meriti di avere un lavoro miglior”
    “Grazie per avermi accolto” li ringrazia Jun.
    “Ah! Che invidia! Potrai fare la pausa pranzo al ristorante”
    “Potete venire anche voi lo sapete”
    “Ma noi siamo impolverati non tutti infiocchettati come voi degli uffici”
    “Di certo sgobbate più di loro....di noi. Venite vi prego. Tutti. Siete miei ospiti.”
    “Beh, se l'assistente personale del grande capo ce lo ordina non possiamo rifiutarci.”
    “No no non vi sto ordinando niente. E' un invito”
    “Stavo scherzando Matsumoto-kun. Verremo per farti piacere.”
    “Grazie! Ci vediamo dopo.”
    Salutati gli ex colleghi, Jun sale al tanto indesiderato 30° piano.
    Kaoru-san è già al suo posto e lo accoglie calorosamente ma di Sho, nessuna traccia.
    Che sia rimasto a casa per via della gamba?
    Ma diamine lui è il suo assistente dovrebbe essere informato sui movimenti del Presidente!
    Getta la ventiquattrore sulla sedia di fronte alla propria scrivania dove nulla sembra essere stato spostato.
    Quello stronzo di Sakurai...sapeva che prima o poi sarei tornato ad essere il suo assistente.
    “Jun-san...” lo chiama qualcuno sulla soglia della porta.
    “Sì?” chiede voltandosi e trovando l'assistente di Ohno “Mao-san”
    “Ho saputo quello che è successo...scusami se non sono mai passata al magazzino ma... mi sentivo terribilmente in colpa. E' stato a causa mia se sei finito lì...”
    “Mao-san non è colpa tua.”
    “Ma l'incidente...potevi rimanere ferito o peggio...”
    “Ma non è successo. Ti ripeto, Mao-san, la colpa non è di nessuno non devi darti pena.”
    “Va bene...” replica la ragazza non troppo convinta però.
    “Tu stai bene?”
    “Jun-san” lo interrompe “C'è una cosa che vorrei dirti”
    “Mao-san...”
    “No per favore devo farlo. Io...tu mi piace Jun-san. Non solo come collega e amico ma anche... di più...so di averti creati molti problemi da quando ci conosciamo ma … dopo averti baciato... ho capito...”
    “Mao-san” la ferma Jun “Ti ringrazio per i tuoi sentimenti nei miei confronti. Sei un'ottima collega e una buona amica ma purtroppo, nulla di più” dichiara Jun vedendo solo allora Sho nel corridoio semi nascosto ma con una mal celata espressione soddisfatta in volto.
    “Io...”
    “C'è già una ragazza nel mio cuore” aggiunge Jun più per levare quel ghigno dalla faccia di Sho che per ferire la povera Mao.
    “Dev'essere davvero speciale...” abbozza un sorriso la ragazza cercando di trattenere le lacrime.
    “Mi dispiace Mao-san”Non ti preoccupare. Ora vado ho ancora un mucchio di cose da sistemare prima che arrivi Ohno-san. Ci vediamo!” e fila via senza aspettare una risposta da Jun.
    “Non dovrebbe spiare i dipendenti che parlano di cose private, Presidente.”
    “Volevo salutarti, non pensavo che ci fosse anche Inoue-san” replica Sho guardandolo di sottecchi “Hai una ragazza che ti piace quindi”
    “La cosa la stupisce?”
    “Non lo sapevo”
    “Come non c'è scritto sul mio fascicolo?” chiede acidamente e Sho abbassa o sguardo rimanendo in silenzio “Ho esagerato... mi scusi.”
    “Non importa Matsumoto-kun...”
    Sho se ne va nel suo ufficio e si siede alla propria poltrona con un ghigno di dolore per via della gamba.
    “Ecco il programma della settimana sistemato” annuncia Jun seguendolo nel suo ufficio.
    “Grazie” proprio in quel momento suona il telefono di Sho “Ninomiya”
    “Risponda”
    Sho lo guarda mentre il telefono continua a squillare.
    “C'è altro Matsumoto-kun?”
    “Eh? No...”
    “Allora puoi andare” lo congeda Sho rispondendo alla telefonata.
    Scioccato, Jun torna alla propria scrivania guardandolo attraverso il muro di vetro che li separa ma quello si volta con la poltrona.
    Che diamine succede? Perché Sho non ha parlato con Ninomiya in sua presenza come ha sempre fatto? E per di più perché si è pure voltato? Che stia nascondendo qualcosa?
    Per tutta la mattina Jun cerca di capire come mai Sho si stia comportando così.
    Non lo guarda, non lo chiama mai nel suo ufficio e anzi, sembra davvero impegnato a rispondere a continue telefonate e scrivere al computer.
    E meno male che aveva bisogno di me!
    Pensa Jun scrutandolo per l'ennesima volta ma l'altro sembra non accorgersene.
    Si illude se a pranzo vuole mangiare con me.
    “Scendo a pranzo” va a riferirgli sulla soglia della porta senza nemmeno entrare ma pronto a rifilargli un bel rifiuto se il Presidente lo invita a pranzo.
    “Va bene. Buon Pranzo” gli sorride in risposta.
    Sempre più confuso e contrariato, l'assistente se ne va al ristorante dove all'ingresso, un po' a disagio, ci sono Nagase e gli altri colleghi del magazzino.
    “Aspettate da molto?”
    “No no tranquillo” lo rassicura Nagase seguendolo con gli altri all'interno.
    Tutti si voltano a guardarli ma se sono stupiti non lo danno apertamente a vedere ma anzi li saluta cordialmente. Alla fine lavorano tutti nella stessa azienda solo con mansioni diverse.
    Non passa molto tempo da quando si accomodano che fa il suo ingresso Sho.
    L'intero locale si alza per salutarlo, tranne Jun e Ohno seduto in un tavolo con Mao che invece scatta in piedi come una molla appena lo vede.
    In molti si avvicinano al Presidente per chiedergli del suo stato di saluto e Sho risponde cortesemente a tutti poi si avvicina al tavolo di Jun salutando uno per uno i magazzinieri e chiedendo pure delle loro famiglie.
    “Si sieda con noi” lo invita Nagase.
    “Se non disturbo”
    Subito viene fatto spazio per lui, ovviamente vicino a Jun che lo guarda con gli occhi socchiusi.
    “Non pensavo che sarebbe venuto a pranzo...”
    “Ho una gran fame!” gli risponde Sho con un sorriso “Però nulla può battere la tua cucina”
    E ci risiamo.
    Sente il viso che gli va in fiamme ma Jun spera che nessuno se ne sia accorto.
    Il resto del pranzo passa tranquillamente anche se l'assistente, ogni volta che gli capita di incrociare lo sguardo con Sho, si volta imbarazzato.
    “La gamba mi fa davvero male” dichiara Sho mentre sono in ascensore per tornare a lavorare.
    “Ha dietro le medicine che le hanno prescritto in ospedale?”
    “Si. Sarà il caso di prenderle e riposare un po'”
    “Non sarebbe meglio andare a casa?”
    “Ma a casa mi annoio e poi hai già sistemato tutti i miei impegni.”
    Mentre Sho si stende sul divano del suo ufficio, Jun gli porge le pillole e un bicchiere d'acqua.”
    “Grazie Matsumoto-kun.”
    “Prego.”
    Jun lo guarda per qualche secondo prima di andare nel suo ufficio.
    Sho non si muove dal suo per tutto il resto della giornata così, a un certo punto del pomeriggio, Jun decide di prendersi una pausa e andare a salutare Masaki che non ha ancora visto.
    Ohno lo ha salutato di sfuggita durante il pranzo.
    “Jun-chan!” lo saluta il barista buttandogli le braccia al collo non appena entra.
    “Ciao Masaki”
    “Come stai? Ho saputo dell'incidente! Non sei ferito vero?” gli chiede agitato.
    “Sto bene non ti preoccupare. Piuttosto scusami per non essermi fatto vivo dopo che... sono andato a lavorare in magazzino”
    “Dove ti ha spedito Sho-chan. A volte è proprio un testone!” commenta il ragazzo facendolo accomodare al bancone “Però è stato romantico quello che ha fatto. Ti ha protetto col suo corpo”
    “Il suo intervento è stato provvidenziale”
    “Secondo me è tutto molto romantico” ribadisce Masaki offrendogli un the freddo.
    “Se lo dici tu...”
    “E' vero che hai dato il due di picche a Mao-chan?”
    “Ma come...”
    “Oh io so sempre tutto” sorride innocentemente “Mao-chan è molto carina come mai l'hai rifiutata? Per Sho-chan?”
    “Ma cosa dici! Certo che no! Mao è una brava ragazza, carina simpatica una buona amica...”
    “Invece Sho-chan...”
    “Basta con questo Sho-chan! Lui non centra nulla!” afferma con veemenza Jun ma Masaki non sembra affatto convinto.
    “Ti piace qualcuno?”
    “Beh la governante del Presidente non è una brutta ragazza...”
    “Satomi-chan? Davvero?”
    “Ti sei preso una cotta per lei allora?” chiede una vocina sgradevole alle spalle di Jun.
    “No, Presidente Ninomiya” gli risponde voltandosi.
    “Non vorrai spezzare il tenero cuoricino di Sakurai?”
    “Io non voglio spezzare il cuore a nessuno neanche a quel Presidente pervertito. Piuttosto che ci fa qui?”
    “Sono qui per lavoro ovviamente”
    “Sarebbe la prima volta...” ribatte Jun bevendo “Comunque se è qui per lavoro come afferma, che ci fa al bar e non è nell'ufficio del Presidente e senza il suo assistente?”
    “Non temere Yama-chan è qui sta facendo un lavoro per mio conto. E se sono qui è perché il caro Sakurai sta ronfando” spiega saltando sullo sgabello “Una birra”
    “bevete durante il lavoro?”
    “Sei sempre così petulante come una suocera Matsumoto? Guarda che non devi controllare ciò che ingerisco come fai col tuo Sakurai”
    “Lui non è il mio Sakurai”
    “Ma sei pur sempre qui, alle sue dipendenze”
    “Me ne andrò tra meno di un anno”
    “Vuoi farmi credere che ti sei bevuto la storia del milione di Yen? Proprio tu...”
    Jun tace e guarda il suo bicchiere mezzo vuoto.
    “La verità è che questo lavoro, la posizione che ricopri ti piace e mai avresti anche solo immaginato che saresti stato assunto come assistente personale con così tanti poteri. Perché ammettiamolo saresti stato assunto ovunque, anche da me in qualsiasi reparto, ma solo Sakurai ti ha messo così in alto da subito. Certo le motivazioni del tuo Presidente possono essere discutibili ma sei ancora qui no?”
    Jun stringe i pugni sentendosi vulnerabile e a disagio perché purtroppo, Ninomiya ha ragione, una penale così alta è impensabile.
    Per fortuna Ninomiya ha tirato fuori questo discorso senza che fosse presente Sakurai, spera però che non glielo andrà a riferire.
    “Oh non te la prendere. Se tra un anno vorrai davvero fare la pazzia di andartene solo per per far vedere quanto sei risoluto, ti assumo io. Ti spedisco al marketing però...ho già il mio assistente personale io”
    “Schiavo vorrà dire...” mugugna Jun “Ci penserò... grazie Presidente Ninomiya”
    “Sua eccellenza!” prorompe Yamada arrivando “Missione compiuta!”
    “Missione?” chiede Masaki.
    “Non dire...”
    “Dovevo consegnare una scatola di dolcetti a Ohno-san da parte di sua Eccellenza!” spiattella l'assistente.
    “Grazie, Yama-chan”
    “Che pensiero carino Nino-chan! Oh-chan adora i dolci!”
    “Penso che tornerò in ufficio” annuncia Jun “Grazie per il thè Masaki.”
    “Grazie a te per essere passato”
    “Veniamo con te Magari il panzone si è svegliato” dichiara Ninomiya finendo velocemente la sua birra.
    Insieme a Ninomiya e Yamada, Jun risale al 30° piano.
    “Se sta ancora dormendo, puoi svegliarlo con un bel bacio!”
    “Si diverte proprio tanto lei...”
    “Peccato! Sakurai-san è sveglio” sospira deluso Yamada.
    Mentre si stiracchia, Sho li vede arrivare.
    “Che succede? E perché sei qui Ninomiya?”
    “Lavoro. Hai fatto quello che ti avevo chiesto?”
    “Non ancora. Avevo altro da fare”
    Jun ascolta lo scambio di battute tra i due, domandandosi a cosa si riferiscano.
    “Ma se stavi dormendo!” insiste Ninomiya “Devo farlo io? Tanti è qui posso farlo da solo”
    “Di che parlate?” domanda sempre più irritato Jun di essere l'unico all'oscuro di tutto.
    “Sakurai, il tuo assistente ti ha fatto una domanda” sorride Ninomiya sedendosi su una poltrona dietro cui si piazza, ovviamente in piedi, il fedele Yamada.
    Jun guarda Sho in attesa di spiegazioni.
    “Io e Ninomiya vogliamo stringere un accordo con un'importante azienda straniera, molto difficile da agganciare.” inizia a dire Sho.
    “Ok per questo tanta segretezza oggi?” Ninomiya guarda Sho, deciso a tenere Jun all'oscuro sulle indagini private.
    “Sì, per quello.”
    “D'accordo” conviene Jun “C'è bisogno che faccia qualcosa? Se posso essere d'aiuto”
    “Sì ci sarai molto d'aiuto”
    “Direi che sei il nostro asso nella manica”
    Jun li guarda perplesso.
    “L'azienda con cui vogliamo collaborare è la Bradley Company”
    “La Bradley? L'azienda americana dove ho lavorato durante il Master?”
    “Sì. Sai che non sono aperti al mercato estero però tu hai lavorato per loro e sai cosa gli piace”
    “Dovrei svelare i segreti aziendali?”
    “No. Ti sto chiedendo di mettere in vita un progetto talmente allettante da essere irrinunciabile per la Bradley e convincere il loro Presidente, Cameron Fox, a firmare con noi.” conclude Sho.
    “Crede davvero che Fox accetterà solo perché sono io a progettare l'accordo?”
    “Non solo lo progetterai ma lo gestirai Matsumoto-kun. Fox ha scritto personalmente la tua lettera di referenze dove c'è scritto chiaramente quanto ti stimi e quanto fosse dispiaciuto di perderti come dipendente. Prenderà sicuramente in considerazione una tua proposta.”
    “E' una grande responsabilità...”
    “Hai paura di fallire Matsumoto?” domanda Ninomiya sornione “Se non ti senti all'altezza...”
    “Sono in grado di farlo” replica Jun “Farò del mio meglio “
    “Allora se sei d'accordo da domani ci lavorerai. Ovviamente non sarai da solo. Ti affiancheranno Hasegawa e i Ikuta e poi l'avvocato di Ninomiya e il suo direttore del settore esteri” spiega Sho.
    “Mi impegnerò al massimo” promette Jun.
    “Per oggi puoi andare a casa. Domani sarà una giornata impegnativa”
    Vedendo che ne Sakurai ne Ninomiya si muovono per andarsene, Jun deduce che ci sono altre questioni segrete a cui lui non è permesso di venire a conoscenza.
    “A domani allora...” li saluta Jun prendendo le sue cose e andandosene.
    “E ora dimmi che hai scoperto Ninomiya” dice Sho guardandolo.
  2. .
    CITAZIONE (daria_91 @ 21/1/2019, 10:13) 
    povero sho, lo difenderò sempre a spada tratta...come Ueda :D :D
    attendo il prossimo

    Non c'è mai pace per il povero sho!
  3. .
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  4. .
    A me è una delle poche che mi piacciono xD chissà che succederà! Sto già lavorando non temete

    Inviato tramite ForumFree App

  5. .
    Gnocconeee

    Inviato tramite ForumFree App

  6. .
    Ragazze! Non sono morta! Ci sono e sono produttiva!
    A tratti ma produttiva.
    In più a natale è arrivato il laptop nuovo e posso copiare tutto con meno fatica!!!!
    Quindi nonostante l'ora... ecco un nuovo capitolo!!!!
    Scusate ancora l'attesa!
    Spero di non farvi aspettare più così tanto ma conoscendomi... meglio non fare promesse!!!!
    Buona lettura


    Capitolo 10:

    Nella tana del lupo



    Sho si impone più autocontrollo possibile ma non è facile per niente.
    E' nudo dalla vita in giù, Jun tra le sue gambe con le mani sulle sue ginocchia.
    Meglio dei suoi sogni erotici recenti!
    Calmati Sho, calmati.
    Jun gli toglie gli indumenti bagnati e gli infila i boxer mimetici e i pantaloni della tuta mentre Sho fa esercizi respiratori.
    Quando l'ex assistente solleva lo sguardo su di lui, si acciglia notando all'istante l'erezione crescente nel Presidente.
    “Animale” afferma spingendolo leggermente e Sho finisce a gambe all'aria nella vasca “Si rinfreschi un po' le idee Presidente” e accende l'acqua gelida che scroscia su un urlante Sho.
    “E' fredda! Basta basta ti prego!”
    “Ma come non le piace quello che sto facendo per lei?”
    “E' gelata! Ti prego!”.
    Quando Jun ritiene di averlo punito abbastanza, spegne il getto d'acqua.
    “Non lo merito un grazie per averla aiutata?”
    “Potevo sbattere la testa o morire affogato!”
    “Che esagerazione”
    “Ora sono bagnato come un pulcino!”
    “Almeno un altro uccello è stato spazzato via” commenta scorbutico Jun lanciandogli addosso l'accappatoio “Si spogli e metta addosso questo poi, forse, la aiuterò a mettersi il pigiama.”
    Detto ciò esce dal bagno chiudendo la porta e andando a sedersi sul bordo del letto con rabbia.
    Doveva aspettarselo da quel porco schifoso.
    Incredibile! Si è eccitato solo perché ho sfiorato le sue gambe.
    Parecchi minuti dopo la porta del bagno si apre e compare Sho completamente avvolto nel proprio accappatoio e un asciugamano in testa.
    “Le si sono calmati i bollenti spiriti?” domanda Jun guardandolo con sospetto.”
    “Sì sono super calmo” ribatte Sho starnutendo “Maledizione! Pure il raffreddore.”
    Jun sospira e alla fine lo aiuta a vestirsi, almeno a mettersi intimo e pantaloni del pigiama “Posso mettermi la maglia da solo. Grazie Matsumoto-kun”
    Jun lo guarda notando molti graffi oltre che gli addominali e i muscoli delle braccia .
    “Non ho niente” si affretta a giustificarsi Sho vedendosi scrutare dall'altro.
    “Non pensavo che foste così in forma Presidente”
    “Eh?”
    “Con tutte le brioches al cioccolato che si mangia...avrei scommesso che aveste un bel po' di pancetta.”
    “Io mi alleno!”
    “Si ma ama molto di più mangiare. Mi ricordo bene quanto mangiato quella sera a cena...per quello ha retto così bene l'alcool. Con tutto quel cibo nello stomaco...”
    “Io ricordo anche altro di quella serata” ribatte Sho facendo arrossire Jun evitando di correggerlo sul fatto dell'alcool.
    Non ha retto perché era pieno come un uovo ma perché non ha bevuto quanto Jun.
    Il ragazzo tossicchia imbarazzato e si allontana.
    “E' ora di pranzo. Preparo qualcosa”
    “Tu?”
    “Sì perché? Non si fida?”
    “No no mi fido solo...non pensavo che volessi cucinare per me”
    “Ieri mi ha salvato la vita...” mormora Jun non riuscendo a guardarlo in volto “Sono ancora molto arrabbiato con lei per avermi ingannato ma non mi sento di abbandonarla ora che ha bisogno.”
    “Matsumoto-kun...”
    “Uso la sua cucina allora” e si affretta al piano di sotto con il cuore in gola.
    Gli stavo fissando i pettorali! Sono mica scemo?!
    Mi sto facendo influenzare dal senso di gratitudine per avermi protetto col suo corpo.
    Calma i battiti incessanti del suo cuore e cerca di concentrarsi sul pranzo.
    Apre il frigorifero rimanendo impressionato per quanto sia colmo di ogni ben di Dio.
    “Matsumoto-kun” lo chiama Sho dal piano superiore.
    “Si?”
    “Ti spiacerebbe...aiutarmi a scendere?”
    “Oh sì. Mi scusi”
    Lo raggiunge in cima alle scale e lo aiuta a scendere gli scalini lentamente e infine farlo sedere sul divano.
    “Sei sicuro di voler cucinare tu? Puoi rilassarti qui con me e lasciare che se ne occupi Ishihara-san”
    “Non si fida proprio di me”
    “Ma no! E' solo che non voglio abusare della tua gentilezza.”
    “Non c'è problema. Cucinerò qualcosa di leggero”
    “Mmm...” brontola Sho “Ho mangiato poco e da schifo in ospedale”
    “Ho capito”
    Jun va in cucina e si dedica al pranzo.
    “Pranzi con me?” gli chiede il Presidente spiandolo dal divano e scattando di nascosto qualche foto.
    Una delle quali viene spedita a Ninomiya che non tarda a rispondere.

    “Era meglio se per cucinare avesse addosso il grembiule...solo quello”

    A quella immagine, la fantasia di Sho prende a galoppare ma deve frenarsi perché se Jun se accorge sono guai.
    Però sarebbe bello averlo lì con lui in casa ogni giorno.
    Fantasticando su una quotidianità del genere, si addormenta col sorriso sulle labbra.
    Quando è tutto pronto Jun guarda il suo operato tutto soddisfatto.
    Ha preparato un sacco di roba ma i sicuro Sho non avanzerà molto.
    “Presidente è pronto” lo avverte non ricevendo però risposta.
    Andando a controllare lo trova profondamente addormentato “Si raffredderà...” sospira.
    Prende la coperta per coprirlo e lasciarlo riposare ancora un po' ma inciampa nella gamba del tavolino di fronte al divano e frana addosso a Sho, labbra contro labbra facendolo svegliare di colpo.
    “Non...non è come pensa!” balbetta Jun provando a togliersi da quella posizione ma Sho lo trattiene a sé.
    Infila una mano tra i suoi morbidi capelli neri e lo bacia per bene.
    Jun oppone un'iniziale resistenza ma, poco a poco, smette di ribellarsi e corrisponde il bacio.
    Il momento però non dura a lungo e Jun, ritrovata la lucidità, si scosta scattando in piedi.
    “Cosa crede di fare?!”
    “Io? Tu ti sei gettato addosso a me mentre dormivo”
    “Sono scivolato”
    “Sulle mie labbra?”
    “Non volevo”
    “Va bene non volevi però poi hai risposto al mio bacio dopo”
    “Lei mi stava trattenendo”
    “Perché se ricambia ogni volta i baci dai sempre la colpa a me? Prenditi le tue responsabilità!”
    “Me ne vado!” strilla Jun offeso tentando di andarsene ma Sho lo trattiene afferrandolo per il polso “Mi lasci!”
    “E tu fermati mi sto facendo un male cane”
    Jun stringe i denti e torna sui suoi passi osservando l'altro con gli occhi socchiusi.
    “Deve smetterla Presidente”
    “Voglio che torni a lavorare con me, come mio assistente” dichiara Sho serio.
    “E magari lasciarle fare tutto quello che vuole... se lo scordi!”
    “Matsumoto-kun ho bisogno di te”
    Inaspettatamente, Jun perde un battito del cuore alle parole di Sho ma non gliela darà vinta, resta freddo e indifferente il più possibile.
    “Io non sono interessato agli uomini”
    “E io non ti sto chiedendo nulla dei gusti. Ho bisogno di te, del mio efficiente assistente.”
    “Non ho nessuna intenzione di farmi comprare.”
    “E io non ti comprerò... a parte la macchina... quella te l'ho già comprata”
    “Lei è veramente...”
    “Ok ok ho sbagliato a esprimermi. Ma la macchina ti serve no?”
    “Non posso accettare una cosa del genere”
    “Va bene come vuoi.. allora in base a ciò deduco che preferivi quando venivo a prenderti in limousine tutte le mattine per stare un po' solo con me in uno spazio mooolto ridotto”
    “Ma cosa sta farneticando?!”
    “Mi va anche meglio venire a prenderti personalmente”
    “Accetto la macchina!” esclama Jun “Così potrò stare da solo e al sicuro”
    “Se sei convinto...”
    “Convintissimo”.
    “Quindi tornerai ad essere il mio assistente” sorride Sho.
    “Ma tra un anno, anzi meno, me ne andrò”
    “Perché sei così ostinato?”
    “E' lei quello ostinato” ribatte ancora Jun “Farebbe qualunque cosa per farmi stare vicino a lei”
    “Sei bravo nel tuo lavoro Matsumoto-kun. Davvero bravo. Mi sei davvero di aiuto e ora più che mai ho bisogno di te. Non riuscirò ad occuparmi di tutto adesso e non posso lasciare l'azienda senza una guida.” spiega il Presidente.
    “Sta dicendo che dovrò farlo io?”
    “Sì”
    “E tutto pur di provarci?”
    “Non ti lascerei mai nelle mani la mia azienda che ho creato dal nulla con le mie sole forze solo perché sei bello. Sai il fatto tuo nel lavoro.”
    Jun lo guarda notando l'estrema serietà nei suoi occhi.
    “Va bene...” mugola Jun “Tornerò ad essere il suo assistente...”
    “Ottima scelta” sorride Sho “E' pronto? Sento un profumino e ho una fame da lupi”
    Jun lo aiuta ad alzarsi e lo accompagna al tavolo della sala da pranzo tutto imbandito.
    “Wow!” esclama il Presidente ammirato “Sembra tutto delizioso!”
    “Spero che sia di suo gradimento”
    Anche Jun si accomoda di fronte a lui e cominciano a mangiare.
    “Buonissimo!”
    “Visto? E lei che non si fidava.”
    “Non è vero! Ma hai l'aria stanca” gli risponde.
    “Non ho dormito molto...” ammette Jun ma non gli darà la soddisfazione di fargli capire che non ha dormito perché era in pensiero per lui “In America vivevo da solo e mi dovevo cucinarmi i pasti, ma non è una cosa che mi spiace anzi.”
    “Sei molto bravo”
    “Grazie. Lei invece non sarà in grado neanche di preparare del ramen istantaneo da solo” gli sorride Jun.
    “Ehi! Si risponde così al proprio capo?”
    “Vuole per caso licenziarmi?”
    “Non ci sperare” ribatte Sho “Quindi sarà così d'ora in poi?”
    “Può sempre licenziarmi Presidente” lo stuzzica Jun.
    “Accetto la sfida ma non pensare che mi lascerò influenzare da qualche battuta. Sono abituato a ben di peggio. Sono amico di Ninomiya.
    “Un punto per lei...”
    Ridono entrambi continuando a mangiare.
    “Alla famosa cena...” inizia a dire Jun.
    “Sì?” sorride sornione Sho ricevendo in risposta un'occhiataccia dall'altro.
    “Non mi aveva detto che suo padre è proprietario di un ospedale. Pensavo che l'azienda fosse sua e gliela avesse lasciata”
    “Da bravo figlio di papà” sorride tristemente Sho bevendo dell'acqua.
    “Mi dispiace di averla definita in quel modo ma...a mia difesa ero davvero fuori di me... mi sono sentito trattato alla stregua di una prostituta.”
    “E a me dispiace che tu ti sia sentito in quel modo. Non era mia intenzione quello che mi hai detto... me lo sono meritato” risponde Sho “Comunque no, mio padre è proprietario di un ospedale ed io sono il suo erede, anzi lo ero. Voleva che studiassi medicina e gli succedessi ma io non amo gli ospedali e sapevo che quella non era la mia strada così, siamo sempre arrivati a duri litigi.” racconta Sho con Jun che lo ascolta in silenzio “Non mi ha aiutato quando ho deciso di aprire l'azienda. Sono partito da basso, ho ampliato la mia azienda lavorando duramente con l'aiuto dei miei collaboratori. E' una mia creatura e se ora è una società affermata e importante sono fiero di affermare che è merito solo mio.”
    “Quello che ha fatto è notevole. La Sakurai Corporations è una delle migliori. Proprio per questo ho fatto domanda per lavorare qui. Era la mia primissima scelta.”
    Sho sorride “Ovunque tu faccia domanda non faresti fatica a farti assumere”
    “Avevo passato il colloquio anche con la Ninomiya Technology”
    “Avresti lavorato con Ninomiya...”
    “Povero me...”rabbrividisce Jun “Però per fortuna ha già un assistente.”
    “Lo sai che saresti stato assunto anche senza che fossi intervenuto io vero?”
    “Ozawa non prestava ascolto a nessuno”
    “Lui è sempre stato un idiota ma tu saresti stato assunto. Un curriculum e delle referenze del genere non passano di certo inosservate. Probabilmente non saresti stato il mio assistente ma con le tue competenze saresti finito agli affari esteri da Hasegawa o al marketing con Oguri.
    “Era proprio destino che dovessi entrare in questa azienda...”
    “Destino, sì” conferma Sho sorridendo ma in quel momento entra la governante Satomi.
    “Ah! State già mangiando”
    “Si abbiamo quasi finito” risponde Sho scocciato che la ragazza sia arrivata ad interrompere la loro intimità.
    “Allora laverò i piatti quando avete finito” afferma la ragazza facendo per andarsene.
    “Non ce n'è bisogno Ishihara-san. Faccio io senza alcun problema. Ho cucinato io è giusto che lavi quello che ho usato.”
    “Ha cucinato lei Matsumoto-san?” chiede impressionata “E' il mio lavoro...non è giusto che l'ospite faccia i lavori di casa”
    “Insisto” sorride Jun alzandosi col proprio piatto ormai vuoto e dirigendosi con lei in cucina continuando a battibeccare su chi debba lavare.
    Sho li segue con lo sguardo.
    Possibile che dovunque Jun vada, ogni ragazza inizi a fargli gli occhi dolci?
    E perché lui da sempre corda a queste sgallettate?
    La cosa che gli fa più rabbia è che se con Mao sembra che l'interesse sia più che altro solo da parte di lei, con la sua governante anche Jun sembra interessato.
    Digrigna i denti infastidito.
    “Ha detto che si pensa lui Ishihara-san. Puoi ritirarti.”
    La ragazza smette subito di ridere con Jun e guarda il suo datore di lavoro.
    “Come desidera Padrone” fa un inchino e velocemente se ne va da dove è venuta.
    “Non c'era bisogno di essere così brutale” lo rimprovera Jun sparecchiando la tavola.
    Invece sì, era necessario.
    Pensa Sho battendo nervosamente il dito sulla superficie del tavolo.
    Non può mai abbassare la guardia!
    “Prenda le medicine Presidente” comanda Jun e Sho mugugna “Non faccia storie su.” e gli mette di fronte il flacone di pastiglie e un bicchiere d'acqua.
    “Vuole che l'accompagni di sopra a stendersi?” chiede Jun.
    “No mi sdraierò un po' sul divano” annuncia Sho trascinandosi da solo sul comodo divano mentre l'altro continua a lavare e rassettare in cucina.
    “Ecco fatto!” esclama neanche dieci minuti dopo “Ho sistemato tutto. Se non le serve altro...” ma avvicinandosi al Presidente lo trova di nuovo addormentato “Beato lui che ci mette così poco ad addormentarsi.” sospira e nota sul tavolino il cellulare del ragazzo che sta ricevendo una chiamata.
    Allunga l'occhio sullo schermo rotto e legge il nome di Kaoru-san così decide di rispondere.”
    “Pronto? Kaoru-san? Sono Matsumoto”
    << Matsumoto-san da quanto tempo. Ho saputo dell'incidente come si sente?>>
    “Io bene. Il Presidente mi ha salvato” dice allontanandosi per non svegliarlo ed entra in una stanza: un'enorme studio con una vasta libreria.
    << Meno male! Il Presidente è con lei? Volevo chiedergli come devo regolarmi per i prossimi giorni qui in azienda>>
    “Al momento sta riposando. Senta Kaoru-san, riesce a girarmi una mail con gli impegni del Presidente? Penserò io a sistemare tutto.”
    << Vuol dire che tornerà ad essere il suo assistente?>>
    “Sì è così...”
    << E' una magnifica notizia. Ci è mancato molto sa? Mi dia solo qualche minuto e le giro tutto.>>
    “Grazie Kaoru-san”
    << Grazie a lei Matsumoto-san. A lunedì.>>
    Quando la telefonata termina, Jun tira sul le persiane delle finestre per far entrare la luce e poi va a sedersi alla scrivania.
    Accende il PC che gli chiede la password ma la cosa non lo spaventa.
    Sa che Sakurai ha la tendenza a dimenticare pin e password così le scrive su un foglietto che poi viene puntualmente nascosto sotto uno dei soprammobili della scrivania.
    Infatti, sollevato il portapenne trova la password.
    “BradipoSS...” legge e poi digita sulla tastiera “Al solito password idiote...”
    Come sfondo del desktop, una foto della Sakurai Corporations il giorno della inaugurazione della nuova sede con Sho davanti, sorridente e orgoglioso.
    “Ha creato un vero impero” commenta Jun apprestandosi a organizzare l'agenda del Presidente.


    Qualche ora più tardi, Sho si risveglia intontito.
    Ci mette un po' a capire dove si trovi ma poi si ricorda.
    Da quanto tempo non faceva un riposino pomeridiano sul divano di casa? Da troppo!
    Doveva finire in ospedale per potersi concedere un po' di riposo.
    Non vedendo Jun, pensa che sia andato via e sospira dispiaciuto.
    Sarebbe stato bello svegliarsi come prima con Jun addosso e le loro labbra a contatto.
    Però la situazione sembra volgere al meglio.
    Jun ha accettato di tornare a lavorare con lui e le sue chance di conquistarlo sono aumentate nuovamente.
    Prova ad alzarsi normalmente ma appoggia la gamba fasciata.
    “Ah!!!! “ strilla attanagliato dal dolore.
    “Che succede?” chiede Jun arrivando dallo studio.
    “Matsumoto-kun sei ancora qui. Pensavo che te ne fossi andato.”
    “Lo stavo per fare ma poi ha telefonato Kaoru-san per sapere come stava e ho deciso di restare e riorganizzare la sua agenda per i prossimi giorni.” spiega.
    “Davvero hai fatto questo?”
    “Sono il suo assistente no?” sorride.
    “Un fantastico assistente aggiungerei”lo loda Sho facendolo arrossire “Grazie Matsumoto-kun”
    “Prego. Ah! Mi sono permesso di ordinare un altro cellulare visto che il suo ha lo schermo rotto. Lo dovrebbero consegnare tra non molto”
    “Grazie per il disturbo. Cavoli su quel telefono ci sono cose importanti... di lavoro” afferma Sho omettendo che al suo interno ci sono molte foto scattate di nascosto a Jun e anche l'app collegata al sistema di videosorveglianza del magazzino.
    “Non tema. Proprio per non perdere i dati ho chiesto a qualcuno di più competente di me”
    “Più competente...Oh no... non mi dirai...”
    Proprio in quell'istante, il campanello suona e una veloce Satomi si appresta a rispondere al videocitofono.
    “Tenuta Sakurai”
    << Tenuta? Che siamo nel Medioevo?>>
    << Forse dovevamo venire in carrozza sua Eccellenza>>
    “Proprio loro dovevi chiamare...” sospira Sho sconsolato.
    “Che faccio Padrone? Apro il cancello?” chiede la governante.
    “No”
    “No?”
    “...apri...”
    Un po' confusa, la ragazza preme il pulsante che apre il cancello.
    Da lì a pochi minuti, apre la porta d'ingresso per far entrare gli ospiti, niente di meno che il Presidente Ninomiya e il suo assistente Yamada.
    “Eccoci qui!” esclama Ninomiya “Carina la tua catapecchia Sakurai”
    “Ciao...Ninomiya”
    “I signori gradiscono del the?” domanda Satoshi.
    “Sì grazie” risponde Ninomiya accomodandosi “Sembri star meglio”
    “Ora che ti vedo sto peggio”
    “Ma come non si prende cura di te il tuo bel infermiere?”
    “Non sono il suo infermiere, Ninomiya-san” precisa Jun sedendosi sulla poltrona.
    “Yamada siediti” dice Sho vedendolo in piedi dietro alla poltrona su cui è seduto Ninomiya.
    “Sua Eccellenza non mi ha dato il permesso di sedermi.”
    “Ma questa è casa mia”
    “Ma è sua Eccellenza il mio capo” insiste testardamente il ragazzo.
    “Ok allora rimani in piedi”
    “E' così che si plasmano gli assistenti Sakurai” ridacchia il Presidente Ninomiya “Allora devo ripararti il cellulare?”
    “Sì da questa Ninomiya-san. Qui starà più comodo a lavorare” dice Jun pronto a fargli strada nello studio di Sho.
    “Stai tranquillo mi ci accompagna Sakurai. Tu resta qui con Yama-chan a parlare di...boh quello di cui parlano gli assistenti quando non ci sono i loro superiori.”
    Detto ciò aiuta Sho ad alzarsi e lo trascina quasi di peso nello studio, chiudendo la porta.
    “Ma sei di piombo!”
    “Perché mi hai trascinato di qui con te? Sai farlo benissimo da solo il backup dati di un cellulare.” si lamenta Sho.
    “Devo dirti una cosa, molto seria”
    “Sì me lo immagino. Qualche battuta su me e Jun che mi fa da infermiere.”
    “No. Si tratta dell'incidente” afferma Ninomiya serio, tanto serio da spaventare Sho.
    “Dell'incidente?”
    “Non è stato un semplice incidente.”
  7. .
    Beh il primo commento che mi viene dal cuore é che lo amo follemente!
    E che solo loro 5 riescono a piazzarmi quasi 2 ore e mezza davanti alla tv a vedere loro che ridono, mangiano e si autocommentano!
    Il lavoro di Jun per i tour é ancora più esponenziale di quel che già pensassi ma pure gli altri ci mettono il loro!
    Il commentatore speciale si fa un mazzo tanto e sa che dice.
    E il kohai di sho che ha ricevuto la telefonata e poi gli han passato Jun? Fortissimo
    Aiba che si scusa per essersi confuso e aver fatto il dito medio povero cuore
    É stato bello vedere Nino mangiare qualcosa che non fosse il solito hamburger o i cibi vinti ai quiz di shiyagare dove é costretto.
    Qui non lo costringeva nessuno e si alimentava autonomamente e che dire di quanto era appiccicato al riida?
    Sono stupendi e io voglio approvo l'idea lanciata da sho che voleva vedere la settimana dopo l'arte you happy!
    Voglio un arashikai per tutti i vecchi concerti! E per quelli avvenire.

    Mi ha fatto morire il primissimo commento di ohno su se stesso all'opening: che faccia da sonno!
    Fantastico! Manco si ricordava il titolo della canzone prima di kanpai song!
    Le loro canzoni gli piacciono tutte a quanto pare. Sicuro poi avranno una che gli piace maggiormente ma non lo dicono.
    Infine, anche se commenterei anche il colore del divano, grazie arashi per quello che siete e mi tramettete e grazie a tutte le ragazze che hanno lavorato per darci questo fantastico arashikai!

    Inviato tramite ForumFree App

  8. .
    Non vedo l'ora di gustarmelo!!!!!! grazieeee
  9. .
    Non mi dimentico!
    Confidate in me :wub: :wub: :wub:

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  10. .
    Jun è alquanto geloso (e viceversa! ) ma la faccia schifata di nino è tutta un programma!
  11. .
    Oddio Corrado! Ahahaahh muoio

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  12. .
    Non vedo l'ora!!!! sono proprio curiosa di vedere questo film!!!!
    Grazie ragazze!!!! <3
  13. .
    Oh che bel 2018 sakumotoso

    Inviato tramite ForumFree App

  14. .
    Giusto per il servizio fotografico Jun lo veste... Perché di norma, a casa loro, lo spoglia e basta xD

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  15. .
    Ci sono puntate in cui fatico a vederla senza mandare avanti.
    Questa era una di quelle
    Non l'ho mandata avanti solo perché intanto facevo altro ma non mi ha entusiasmato.
    A parte il pezzo con il cagnetto di peluche
3344 replies since 8/10/2008
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